FIRENZE - "È giusto che la Fiorentina sia ambiziosa per quello che ha fatto vedere fino ad ora. Noi abbiamo avuto un vantaggio in queste ultime partite dove abbiamo fatto un filotto importante ma questo può essere fatto da chiunque di questo gruppo di squadre che adesso conducono un poco la classifica".
SOUSA E BERNARDESCHI - Poi Spalletti fa i complimenti a Sousa e a Bernardeschi: "La Fiorentina secondo me sta proponendo ugualmente, nonostante un paio di mezzi risultati e per come ci aveva abituato, ancora il suo bel calcio. Io continuo a fare i complimenti al lavoro di Sousa mettendoci dentro anche la convocazione di Bernardeschi in Nazionale", ha proseguito il tecnico giallorosso a margine dell'inaugurazione di 'Fashion FoodBaller', il locale aperto a Firenze in piazza Strozzi insieme a Gilardino, Dainelli ed altri due soci. "Lui, secondo me, ha fatto un buon lavoro - ha ripreso il mister -. Il materiale nel ragazzo c'è però si vede che ha lavorato in maniera giusta ed ora mette anche quel carattere dentro le situazioni che lo hanno fatto diventare un grandissimo del nostro calcio ed è un bene della nostra nazionale".
SU ROMA-INTER E SUL DERBY - Il tecnico della Roma torna poi sul duello contro l'Inter, terminato 1-1 sabato scorso: "È stata una bella partita dove le due squadre hanno giocato a viso aperto. Loro sono andati in vantaggio prima ma noi abbiamo avuto una buonissima reazione meritando il pareggio anzi dopo il pari abbiamo fatto anche qualcosa di più ma poi va accettato questo risultato perché l'Inter ha proposto un bel calcio e di conseguenza si rimane soddisfatti e contenti. Faccio i complimenti ai ragazzi per la reazione avuta perché in questo ciclo di partite, ossia da quando ci sono io, avevamo sempre avuto la fortuna di passare in vantaggio e non si conosceva quella che potesse essere la reazione caratteriale dei ragazzi - ha ripreso il mister -. Ora invece abbiamo un valore in più da portare con noi oltre quelle che sono le qualità dei ragazzi. Il derby? È una gara importante perché può determinare qualcosa in più, oltre ai tre punti, sotto l'aspetto dell'entusiasmo. Noi ci prepareremo bene cosi come i nostri avversari e si spera sia una bella gara per il pubblico".
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SULLO SCUDETTO - Spalletti analizza poi la corsa scudetto: "Speriamo per il Napoli che Higuain faccia la differenza perchè la Juve ne ha tre che fanno la differenza in quel ruolo mentre il Napoli ne ha uno solo. Ed io spero che resti su questo livello perché vedere queste due squadre che giocano un calcio importante dall'inizio del campionato e che sono li ancora a lottare è un valore aggiunto per il nostro campionato: fa piacere a tutti".
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SPALLETTI SULLA QUALITÀ DELLA ROMA - Spalletti precisa poi come la forza di una squadra stia nella qualità dei giocatori a disposizione: "Penso che la prima qualità di un allenatore sia quella di farsi comprare i giocatori. Non ce lo dimentichiamo che sono sempre loro a fare la differenza. La qualità nella Roma c'è, e c'è un ottimo lavoro fatto in precedenza. Ci sono grandi giocatori, c'è un grande ds (Walter Sabatini, che ha annunciato l'addio a giungo, ndr) che ha saputo creare una buona squadra. Purtroppo poi si passano momenti che non si riesce. Ma se non c'è qualità è difficile".
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IL DERBY E TOTTI - Che dovranno saper mettere in mostra anche alla ripresa del campionato quando all'Olimpico si affronterà subito la Lazio: "Il derby è una partita importante per la nostra classifica, per i nostri tifosi. E i nostri avversari faranno come noi, si prepareranno benissimo - confessa -. Davanti troverò un tecnico come Pioli che è tra i colleghi che stimo di più perché è bravo, e lo dicono i calciatori che ha allenato, non chi magari ha visto una partita sbagliata. Speriamo sia una bella gara, che renda onore al valore della due squadre e della città".
«PER TOTTI TECA COME MESSI» - E sempre sul capitano della Roma Spalletti aggiunge: "Io ho contribuito alla costruzione della teca di Francesco Totti che ritengo un giocatore straordinario. Non andate troppo in là con le deduzioni, perché sarebbe vicino alla teca di Messi, Ronaldo o Higuain...". Spalletti risponde con una battuta quando, in collegamento da Firenze, ospite di Enrico Varriale al 'Processo del lunedì' (Rai3), gli chiedono del futuro del capitano giallorosso. Ospite in studio anche l'ex presidente della Roma, Rosella Sensi, per la quale i tempi per le 'celebrazioni' sono ancora immaturi: "Totti nelle teca non ce lo vedo adesso", la risposta ironica dell'ex n° 1 giallorossa che ha detto di augurarsi "di vedere giocare Totti ancora, finchè avrà voglia. Li conosco entrambi - chiude la Sensi - e so che parlandosi a quattr'occhi risolveranno la questione, ancora prima di parlare con Pallotta. Francesco non è solo il capitano della Roma ma è un simbolo per tanti bambini, è un simbolo del vivaio, la speranza per tanti ragazzi di poter pensare un giorno di poter arrivare. È preoccupante la gestione in questo modo - conclude la Sensi -. Quando si parla di vivaio bisogna pensare anche a questi simboli. Francesco è consapevole di quello che fa, sa di non poter giocare tutte le partite ma può gestirsi, nel rispetto di sè stesso e nel rispetto del calcio italiano. Io non ho parlato con Francesco di questo ma i suoi occhi hanno parlato meglio di tutti".
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SPALLETTI SU CONTE - Insomma si volta pagina, come fatto dal ct Antonio Conte che dopo l'Europeo farà le valigie per trasferirsi in Inghilterra. "Un consiglio ora che andrà al Chelsea? È chiaro che bisogna fare attenzione alla cultura, alle caratteristiche di quel calcio lì. Ma Conte lo farà sicuramente, anzi ci andrà preparatissimo perché è uno molto attento, che analizza tutto, e si vede anche da come giocano le sue squadre - evidenzia Spalletti -.
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