Roma, Spalletti ha tolto un’ala e così Dzeko ha più spazio

Il sacrificato è stato El Shaarawy, al suo posto il tecnico ha messo Perotti ma serve cattiveria
Roma, Spalletti ha tolto un’ala e così Dzeko ha più spazio
Alberto Polverosi
2 min

ROMA - Sotto una pelata che nelle notturne gli luccica così tanto che sembra attirare i chilowatt di tutti i riflettori dell’Olimpico, Luciano Spalletti ha una specie di vulcano. E quando erutta idee di calcio (solo di calcio) incenerisce chiunque. In attesa che accada anche quest’anno, possiamo ripartire dalla stagione scorsa, quando ha preso la Roma e l’ha rimessa in piedi. Con mosse chiare, ma soprattutto efficaci. La svolta è stata quella di Nainggolan al centro dell’attacco (o meglio, della fase offensiva) al fianco di Perotti, con due ali, Salah a destra ed El Shaarawy a sinistra. Il movimento perpetuo di Nainggolan confondeva qualunque difesa avversaria, incapace di reagire di fronte ai continui spostamenti del belga dovendosi preoccupare contemporaneamente anche di un talento come Perotti. Abbiamo racchiuso quella Roma in un 4-2-4, ma era talmente ben congegnato il movimento dei 4 giocatori d’attacco che non sapevi chi doveva difendere e chi doveva attaccare. Era una Roma bella, sicura, efficace.

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