ROMA - La Roma è obbligata subito a rialzarsi. La sconfitta in casa dell'Atalanta non può aver cambiato le prospettive stagionali del club, ma per dare un segnale forte all'ambiente è necessario tornare a vincere, a partire dalla sfida di giovedì in Europa League in casa contro il Viktoria Plzen. La squadra di Spalletti è prima nel proprio girone e una vittoria darebbe la certezza del passaggio del turno. Parlando proprio di questo match Luciano Spalletti ha rilasciato un'intervista al sito della Uefa sottolineando l'importanza di questo obiettivo: «Avendo la prossima gara con il Viktoria Plze? in casa, siamo nelle condizioni di poter arrivare primi. Siamo stati bravi a ribaltare la gara di ritorno contro l’Austria Vienna. Questo sono squadre che sanno fare benissimo il loro lavoro e di conseguenza non è facile venire a capo di queste partite, riuscire a portare a casa risultati con facilità. L'Europa League vista da dentro è ancors peggio. Mentre da fuori poi c’è anche la valutazione – ma la Roma è forte, il Manchester United è forte, l’Inter è fortissima – poi ci sono anche gli avversari. Vai a giocare su determinati campi dove trovi squadre che proprio in base a quella che è la tua forza hanno reazioni ancora maggiori alle proprie qualità».
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TOTTI E' UN GENIO - «Totti è stato, è, sarà tutto per la Roma. La soluzione che la Roma cerca è Totti, è una scorciatoia. Ha fatto vedere, l’anno scorso e questo, di poter ancora dare una mano alla squadra da un punto di vista tecnico, qualitativo e di creatività per la ricerca del risultato. Totti è un genio, non è solo un talento».
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IL RECUPERO DI DZEKO - «Io gli posso far trovare un ambiente migliore dove lui può riconoscere le sue qualità o posso tentare di far crescere un ambiente che permetta a questi calciatori di poter evidenziare le proprie qualità. Io penso che la differenza con Edin sia stata quella di farlo sentire più a casa sua: i tifosi della Roma hanno cominciato ultimamente ad apprezzarlo, anche perché lui ha fatto la prima mossa.
LA CITTA' E I TIFOSI - «Il mio rapporto con Roma è bellissimo, perché non sbaglio mai strada: conosco solo quella per arrivare da casa mia a Trigoria. In effetti, qualche volta mi hanno portato a vedere la bellezza di Roma che, se la guardi nella maniera corretta, ti rimane dentro l’anima, perché è qualcosa di meraviglioso. Se poi conosci anche un po’ di storia di Roma e dei romani… Ma in effetti non faccio vita mondana, spesso vado a casa e torno a lavorare e basta. I romani tifosi della Roma sono attaccatissimi, la Roma è la seconda pelle dei romani. Ti trasferiscono subito questo sentimento, di conseguenza diventa anche un po’ di tensione o di ansia perché sai quello che è il movimento che c’è dietro a questa squadra qui. Sei quasi costretto ad assorbire l’amore verso questa squadra e questi colori».