Sabatini: «Pallotta chi? Con la Juve bene anche il pari».

L'ex ds della Roma "ignora" il presidente e si coccola i suoi acquisti: «Gerson? Nel caso me lo porterò nella mia nuova squadra»
Sabatini: «Pallotta chi? Con la Juve bene anche il pari».
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ROMA - "Pallotta chi?". L'ex direttore sportivo Walter Sabatini è rimasto legatissimo alla Roma. Forse un po' meno al suo presidente, James Pallotta. "Chi?", risponde quando, in occasione della serata per i 70 anni di Pierino Prati, gli viene chiesto del dirigente americano. Poche stelle e strisce, dunque, ma il cuore di Sabatini è sempre giallorosso: "La considero la mia squadra". Con la Juve, quindi: "Voglio vincere a Torino. Ma anche un pareggio andrebbe bene perché lascerebbe tutto aperto". Magari la Roma potrebbe fare il colpaccio allo Stadium con un gol di Dzeko: "Non segna da tre turni, si deve sbrigare", lo sollecita l'ex ds.

I SUOI GIOIELLI - Sabatini difende poi il gioiellino da 19 milioni Gerson -poco in luce fino ad ora- "Avrà le sue occasioni. Se non ci riesce, lo prenderò io da un'altra parte quando tornerò a lavorare". Quando e dove, per ora, non è dato sapere. Più chiaro, sembra, il futuro di De Rossi: "Rinnoverà per forza. Lo dimostrano la sua voglia e il suo modo di giocare". Chiusura su Emerson Palmieri, un altro giocatore da lui portato a Trigoria e valorizzato ora da Spalletti: "E' costato talmente poco (2,5 milioni) che bilancia le operazioni che mi accusano essere state fallimentari...".

 


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