Cengiz Ünder: «Pronto per fare il titolare. Ho visto l'addio di Totti 10 volte»

L'attaccante turco in conferenza stampa: «Ringrazio la Roma». Monchi: «Emre Mor non ci interessa. L'affare Neymar? Mi fa paura e mi mette a disagio»
Cengiz Under, acquistato dal Basaksehir. Oggi gioca nel Marsiglia© LaPresse

ROMA - E' stato acquistato per 13.4 milioni più 1.5 di bonus con un'operazione lampo coordinata da Monchi ed ha avuto il tempo di passare da Roma solo per le visite e la firma, per poi raggiungere i compagni nel ritiro statunitense. Oggi Cengiz Ünder, ventenne turco proveniente dall'Instanbul Basaksehir, si presenta finalmente alla stampa e ai tifosi romanisti, dopo averlo già fatto segnando all'esordio in amichevole contro il Tottenham. Ieri è stato il turno di Lorenzo Pellegrini, affiancato anch'egli dal ds Monchi. Proprio il ds andaluso, in occasione della conferenza di ieri, ha risposto ad alcune domande di mercato, ma ha annunciato che oggi risponderà solo a domande riguardanti il calciatore turco.

Monchi: «Cengiz Ünder è il giocatore meno conosciuto di quelli che sono arrivati. Per me è stata una bella sfida prenderlo perché è stato corteggiato da molti club: è qui grazie alla sua volontà e alla fiducia della Roma e di Pallotta. Abbiamo preso un giocatore utile per il presente ma con un futuro molto importante».

Cengiz Ünder: «Io vengo da un campionato simile a quello italiano, in cui si gioca duro e in maniera molto difensiva. Appena è arrivata la proposta della Roma ho accettato. Non avrò problemi ad adattarmi alla Serie A».

Roma, Pellegrini: «C'erano offerte, ma non ho mai avuto dubbi»

Monchi: «Per me Cengiz non era uno sconosciuto, è già nazionale turco e ha giocato nel club rivelazione del campionato turco. Anche qui era conosciuto dagli scout della Roma. Quando il mister ha chiesto un mancino che giochi a destra abbiamo subito pensato a lui perché, come ho detto, è un giocatore di prospettiva futura ma con un presente importante».

Cengiz Ünder: «Le mie prime impressioni sulla squadra? Sono arrivato il giorno del mio compleanno, mi è piaciuta moltissimo l'accoglienza con gli auguri sulla maglietta. Al momento non parlo la lingua e questo può creare uqalche disagio, ma già sto facendo lezioni d'italiano e lo imparerò al più presto».


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Monchi: «Nel calcio il tempo a disposizione di un giocatore per dimostrare il proprio valore è sempre più scarso. Ma su di lui non abbiamo dubbi. Al di là delle qualità sportive, Cengiz è una persona intelligente, perciò siamo sicuri che il suo ambientamento sarà più rapido del solito. Concorrenza? Lo volevano alcuni top-club inglesi, ma ormai la Roma rappresenta un marchio che attira i calciatori».

Cengiz Ünder: «Subito titolare? Mi sento molto pronto, credo di averlo dimostrato in Turchia con le mie prestazioni. A lungo andare vedremo insieme. Il soprannome "Dybala turco"? Anche in Turchia mi chiamavano così, anche per la somiglianza fisica. Ma io sono Cengiz, con la mia qualità e le mie prestazioni».

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Monchi: «Neymar? La cosa mi fa un po' paura e mi crea un po' di disagio Non so dove arriveremo. Non voglio pensare che stiamo costruendo una bolla fittizia che in futuro possa esplodere, come la bolla immobiliaria che tanti danni ha fatto all'economia globale. La mia storia la sapete, non sono uno che compra giocatori molto costosi. Rispetto ciò che ha fatto il Psg, ma se è legale o no ce lo diranno le istituzioni. Personalmente questo spettacolo milionario mi mette a disagio e mi impaurisce, soprattutto in questo momento in cui l'economia extra-calcistica ci dice che molta gente soffre nella vita di tutti i giorni. Noi, che dovremmo essere uno specchio, a volte non lo siamo».


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Cengiz Ünder: «Totti? L'ho conosciuto al mio secondo giorno qui. Il suo addio l'ho visto almeno dieci volte. L'ho sempre seguito come calciatore, mi dispiace abbia smesso, perché avrei voluto imparare molto da lui. Come va con Di Francesco? Al momento ci capiamo a gesti, ci facciamo entrambi capire. Ma in futuro non andrà così, già ho detto che sto imparando l'italiano. Il cambio di allenatore della Turchia? Non voglio commentarlo. Conosco Lucescu, ma non ci ho mai giocato, quindi non ne parlo. Spero ovviamente di essere convocato ancora dalla nazionale».

Monchi: «Emre Mor? Vi chiedo di smettere di domandarlo. E' un giocatore interessante, ma la Roma non ha alcun interesse per Emre Mor. Abbiamo Cengiz Ünder e siamo contenti».

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Cengiz Ünder: «Le differenze con la Turchia? Qui si fa la doppia seduta, in Turchia non era così. Si fa anche molta più palestra. Sento anche che la disciplina conta molto di più».


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Monchi: «Totti? No, non ha contribuito alla valutazione dell'acquisto di Ünder, quel giorno era a Trigoria ma per altri motivi. Dopo che lo abbiamo preso mi ha chiesto com'era. Appena lo ha visto è andato a farsi una foto con lui, e per Cengiz è stata una cosa importante. Anche questo dimostra la grandezza di Francesco, che già conoscete».

Cengiz Ünder: «Ho parlato al telefono con Emre Belozoglu, a cui voglio molto bene, e mi ha detto che il calcio italiano è molto duro. Ma lui giocava a centrocampo, io sulla fascia destra, quindi vedremo la differenza».

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Monchi: «Tornare a riempire lo stadio? Sono stato a due partite all'Olimpico, contro la Juve e contro il Genoa, e siamo stati vicini ai 65 mila che ha portato ieri il Milan allo stadio. Non è la mia aspirazione portare 65 mila persone allo stadio, la mia aspirazione è vincere con la Roma. Il resto verrà di seguito. Ritengo il tifoso romanista abbastanza intelligente da non legare la propria presenza allo stadio all'arrivo di nuovi giocatori, i giocatori ci sono: Strootman, Nainggolan, Dzeko, Daniele, Florenzi... Non c'è attrazione migliore per il pubblico. Ma ripeto: il mio obiettivo non è riempire lo stadio, ma vincere».


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Cengiz Ünder: «Salih Uçan? Certo che ci ho parlato, abbiamo anche lo stesso agente. Lui è stato sfortunato, si è fatto male, è stato un peccato. Mi ha detto che mi abituerò velocemente a Roma e che tutti mi aiuteranno. Per me la Roma non è una scala per arrivare a una squadra migliore. Io prima devo dimostrare le mie qualità. Voglio essere apprezzato da tifosi e dirigenti. Già da prima di venire mi sono informato sulla cultura italiana e sull'ambiente di Roma. Il cibo è simile. Non ho avuto nessun problema o situazione caotica, mi trovo molto bene».

Monchi: «Il ritorno a Siviglia per il Trofeo Antonio Puerta? E' difficile spiegarlo. Dopo decenni è la prima volta che entrerò in quello stadio da avversario. Non posso dire quali sensazioni proverò. Sono uno che piange molto. E aggiungo che è il trofeo per Antonio Puerta, che per tutti i tifosi del Siviglia - e io sono un tifoso del Siviglia - è un giorno importante. Ma sarò contento di essere lì con la Roma».

 


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ROMA - E' stato acquistato per 13.4 milioni più 1.5 di bonus con un'operazione lampo coordinata da Monchi ed ha avuto il tempo di passare da Roma solo per le visite e la firma, per poi raggiungere i compagni nel ritiro statunitense. Oggi Cengiz Ünder, ventenne turco proveniente dall'Instanbul Basaksehir, si presenta finalmente alla stampa e ai tifosi romanisti, dopo averlo già fatto segnando all'esordio in amichevole contro il Tottenham. Ieri è stato il turno di Lorenzo Pellegrini, affiancato anch'egli dal ds Monchi. Proprio il ds andaluso, in occasione della conferenza di ieri, ha risposto ad alcune domande di mercato, ma ha annunciato che oggi risponderà solo a domande riguardanti il calciatore turco.

Monchi: «Cengiz Ünder è il giocatore meno conosciuto di quelli che sono arrivati. Per me è stata una bella sfida prenderlo perché è stato corteggiato da molti club: è qui grazie alla sua volontà e alla fiducia della Roma e di Pallotta. Abbiamo preso un giocatore utile per il presente ma con un futuro molto importante».

Cengiz Ünder: «Io vengo da un campionato simile a quello italiano, in cui si gioca duro e in maniera molto difensiva. Appena è arrivata la proposta della Roma ho accettato. Non avrò problemi ad adattarmi alla Serie A».

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Monchi: «Per me Cengiz non era uno sconosciuto, è già nazionale turco e ha giocato nel club rivelazione del campionato turco. Anche qui era conosciuto dagli scout della Roma. Quando il mister ha chiesto un mancino che giochi a destra abbiamo subito pensato a lui perché, come ho detto, è un giocatore di prospettiva futura ma con un presente importante».

Cengiz Ünder: «Le mie prime impressioni sulla squadra? Sono arrivato il giorno del mio compleanno, mi è piaciuta moltissimo l'accoglienza con gli auguri sulla maglietta. Al momento non parlo la lingua e questo può creare uqalche disagio, ma già sto facendo lezioni d'italiano e lo imparerò al più presto».


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