Roma, che sfortuna: la maledizione dei legni continua

Con i due presi col Napoli, fanno nove totali in campionato: nessuno come la squadra di Di Francesco
Roma, che sfortuna: la maledizione dei legni continua© Bartoletti
Roberto Maida
2 min

ROMA - Tre legni contro l’Inter, altri due contro il Napoli nella sconfitta di ieri sera: risultato, zero punti. Nello sguardo perso di Totti dopo la traversa (esterna) di Dzeko, venuta poco dopo il palo di Fazio che ha ricordato di molto una situazione analoga creata nello scorso campionato a tempo quasi scaduto da Perotti, con Reina sempre nella veste di eroe del Napoli, c’era una rassegnazione quasi fatalistica di uno status quo difficile da sovvertire: già la Roma in questo momento è inferiore, e non di poco, alla squadra che sta comandando il campionato; se poi interviene anche San Gennaro, dopo Sant’Ambrogio, a soffiare dalla parte amica, viene da allargare le braccia come ha fatto a un certo punto Kolarov. «Sì, un pizzico di sfortuna c’è stato» ha osservato alla fine dei giochi Di Francesco, comprensibilmente deluso dal secondo scontro diretto perso in casa.

LEADER - Sono già 9 i legni colpiti in campionato. Aspettando il recupero con la Sampdoria e le altre partite dell’ottava giornata, nessuna squadra di Serie A sbatte contro gli spigoli quanto la Roma. I puristi del calcio sostengono che se prendi un palo non sei stato sfortunato ma hai sbagliato mira. Però seguendo questa logica come si può valutare l’“errore” di Fazio che è in realtà generato da un miracolo di Reina? Con un giro di pallone in più o in meno, sarebbe stato 1-1. E sarebbe stato 2-0 contro l’Inter alla seconda giornata, con conseguenze sicure sul risultato finale, se a turno non avessero pizzicato pali e traverse Kolarov, Nainggolan e Perotti. All’epoca Spalletti parlò di fortuna, magari anche Sarri avrebbe riconosciuto gli sforzi improduttivi della Roma se l’influenza (ieri sera era in panchina a maniche corte nonostante la serata umida) non lo avesse costretto a disertare le interviste.

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