Tutta la Roma tifa per Di Francesco: meglio evitare un altro esonero

La partita contro l’Inter può risultare decisiva per fattori ambientali, Monchi potrebbe dimettersi
Guido D'Ubaldo
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Inter, ultima chiamata. Dopo due sconfitte consecutive la panchina giallorossa torna a rischio, ma la società non vorrebbe cambiare allenatore. Una pesante sconfitta contro l’Inter di Spalletti potrebbe far precipitare la situazione, ma conterà molto anche l’impatto ambientale, come i tifosi reagirebbero al terzo stop consecutivo. E in caso di esonero dell’allenatore (in questo caso prevarrebbe la linea di Baldini, in contatto diretto con Pallotta, che indica il successore) si dimetterebbe anche Monchi, coerente con le scelte fatte, a cominciare da quella di scegliere e poi sostenere Di Francesco.

Paulo Sousa era stato contattato già a fine settembre, si è proposto pubblicamente e qualche settimana fa ha detto no al Genoa, prima che richiamasse Juric: spera nella chiamata della Roma. Ma il portoghese non convince tutti tra i dirigenti, anzi. Ed ecco così che la soluzione migliore per tutti è scavallare la partita contro l’Inter e restituire sul mercato di gennaio a Di Francesco una rosa con la quale risolvere gli enigmi di questa stagione.

MEGLIO EVITARE - Alla vigilia della partita contro il Real l’allenatore ha detto di sentire la fiducia della società ed è vero. Per tutti, da Pallotta in giù, cambiare ancora una volta allenatore (pratica consolidata della proprietà americana) sarebbe un fallimento, mentre la stagione può essere ancora salvata. 

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