COINVOLTO ANCHE TOTI - Nell'inchiesta che ha portato all'arresto del presidente dell'Assemblea del Campidoglio, Marcello De Vito, risultano indagati anche i fratelli Pierluigi e Claudio Toti, presidente e vicepresidente della holding di famiglia. I due sono coinvolti nel capitolo di indagine che riguarda l'appalto per gli Ex mercati generali di Roma. Nel registro degli indagati anche Giuseppe Statuto, amministratore della Lux Holding. Il suo coinvolgimento riguarda l'appalto della vecchia Stazione Trastevere.
IL GIP - "Marcello De Vito ha messo a disposizione la sua pubblica funzione di presidente del Consiglio comunale di Roma Capitale per assecondare, violando i principi di imparzialità e correttezza cui deve uniformarsi l'azione amministrativa, interessi di natura privatistica facenti capo al gruppo Parnasi". Così il gip nell'ordinanza con cui ha disposto il carcere per il presidente dell'assemblea capitolina. L'imprenditore "Luca Parnasi, al fine di acquisire il favore di Marcello De Vito, che guidava in qualità di presidente del Consiglio Comunale di Roma Capitale i lavori dell'Assemblea Capitolina riguardanti il progetto per la realizzazione del Nuovo Stadio della Roma, si è determinato, in adesione ad una specifica richiesta di De Vito, a promettere e poi ad affidare diverse remunerative consulenze all'avvocato Mezzacapo il quale ha operato quale espressione dello stesso De Vito". Dunque per il gip le consulenze date da Parnasi al collaboratore di De Vito servivano per asservire la funzione del presidente del Consiglio Comunale di Roma.
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