ROMA - «Siamo rimasti tutti colpiti dall'addio di Monchi, lui ci difendeva nei momenti difficili». Patrik Schick dal ritiro della sua nazionale ha raccontato la nuova Roma, quella post Porto che ha visto salutare Eusebio Di Francesco, il direttore sportivo e alcuni membri dello staff giallorosso: «Dopo l'eliminazione dalla Champions League molte cose sono cambiate, a cominciare dal tecnico. Non è mai bello quando un allenatore viene esonerato e alcune persone perdono il lavoro - ha ammesso Schick in un'intervista a Isport -. Anche Monchi se ne andato. Ranieri adesso sta cercando di creare un ambiente positivo attorno a noi e ci sta riuscendo. È un bravo tecnico ed è riuscito nel suo primo compito: ricompattare l’ambiente e darci fiducia. Sono contento per quello che ha detto su di me in conferenza stampa, io l’ho ripagato con un gol contro l’Empoli. Purtroppo abbiamo perso contro la Spal e questo ci ha complicato le cose, vedremo come si evolverà la situazione dopo la sosta».
Roma cambiata anche nella direzione sportiva. Al comando adesso c'è Massara dopo il passaggio di Monchi al Siviglia: «Siamo rimasti tutti colpiti dalla sua scelta, non ci aspettavamo che se ne andasse. Il direttore sportivo è sempre stato onesto con noi, ci parlava con schiettezza e ci difendeva. Siamo molto dispiaciuti che se ne sia andato. Ogni giorno era a Trigoria, e se c’era un problema potevamo parlarne con lui senza problemi».
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Schick è poi tornato sulla tanto contestata partita contro il Porto che ha sancito l'eliminazione dalla Champions e il cambio di panchina: «Un vero peccato, soprattutto per quello che abbiamo fatto la scorsa stagione quando siamo arrivati in semifinale. Volevamo passare, anche perché giocavamo contro un avversario abbordabile come il Porto. Sono molto dispiaciuto, e le cose nel club sono cambiate dopo quella partita».
Una partita piena di rimpianti sia per la prestazione dei giallorossi in campo, sia per un rigore negato nel secondo tempo supplementare: «Era un fallo visibile anche dalla televisione, sono dispiaciuto. Quando mi hanno atterrato ero sicuro che ci avrebbero fischiato il calcio di rigore. Ma sia io sia la squadra ancora ci chiediamo perché l’arbitro non è andato a guardare il monitor della Var. Ci hanno dato delle spiegazioni a fine partita ma siamo dispiaciuti e ancora non realizziamo il perché di quella decisione. È stata un’eliminazione simile a quella dell’anno scorso quando eravamo sotto di un gol contro il Liverpool e non ci hanno fischiato due calci di rigore. Mi dispiace per come è andata ma devo anche ammettere che il Porto ha giocato molto bene. Non abbiamo messo qualità nella gara di ritorno e i nostri avversari hanno giocato meglio».
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