Roma, Fienga sul mercato e Baldini. Baldissoni: "Stadio? Valutiamo alternative"

Il vicepresindete e il Ceo del club giallorosso rispondono alle domande degli azionisti
Roma, Fienga sul mercato e Baldini. Baldissoni: "Stadio? Valutiamo alternative"© LAPRESSE
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ROMA - "Qual è il ruolo di Franco Baldini nella Roma? Si potrebbero creare delle maglie con il suo nome...". Si è aperta con questa considerazione degli azionisti l'assemblea della Roma per l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2019. "Pallotta non si vede a Trigoria da oltre un anno, non capiamo per quale motivo le riunioni si debbano tenere a Londra e non qui", hanno chiesto gli azionisti di minoranza e tifosi del club giallorosso a Mauro Baldissoni e Guido Fienga. Il dirigente prova a dare spiegazioni sulle tematiche: "Baldini è un consulente dell’azionista di maggioranza, quindi della AS Roma PSV LLC - le parole del Ceo del club -. Non ha ruolo nella governance della società. Il management della Roma è il soggetto collettivo che elabora le strategia e ne determina l’esecuzione. Qualsiasi investitore usa confrontarsi con degli esperti del settore in cui investono e probabilmente Baldini è uno di questi esperti. L’azionista di maggioranza fa il challenge, ossia la verifica delle proposte che arrivano dalla società con i suoi consulenti e uno di questi è Baldini. La decisione delle strategie è solo del management, da quando sono CEO, dal processo di selezione del nuovo ds e dalla scelta del nuovo coach Fonseca, è avvenuto solo per un processo decisionale gestito dal management di questa società".

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Per quanto riguarda invece l'assenza di Pallotta e l'utilizzo degli uffici della Roma a Londra: "Il presidente non viene da circa un anno e che si reca a Londra ogni tanto perché il club ha un ufficio che si occupa dei ricavi e non è strano che si presenti lì. Con l’occasione teniamo gli incontri a Londra. Nella capitale inglese vi lavorano un gruppo di professionisti ristretto che si occupa della ricerca di sponsor internazionali, nel corso di questi anni si è visto. È a Londra perché è il mercato in cui questo tipo di sponsor operano e in cui confrontano anche le squadre nostre competitor, non solo della Serie A ma anche del calcio europeo. Sono le multinazionali che investono nel calcio europeo e quindi per attrarre queste aziende bisogna andare a Londra". 

Roma e lo stadio

Argomento di discussione tra gli azionisti e Mauro Baldissoni, lo stadio della Roma e gli incontri avvenuti nelle scorse settimane con il sindaco di Fiumicino: "È opportuno e doveroso valutare proposte alternative per salvaguardare investimenti nell’eventualità, ad oggi non attesa né sperata, che possa esserci una negativa negoziazione con il Comune di Roma". Riguardo l’interesse del Qatar per la Roma: "È falso - ha commentato Baldissoni -, come ampiamente dichiarato dall’AS Roma e da Pallotta. Non ci sono elementi di nessun tipo".

Roma, Petrachi e i giovani

Ufficializzata la cessione del giovane Bucri al Torino, gli azionisti hanno chiesto chiarezza riguardo il trasferimento dei giovani e l'arrivo del direttore sportivo Petrachi: "La Roma è una delle squadre che punta di più sui giovani - le parole di Fienga -. Sul tema del Torino: è facile pensare che ci sia relazione tra due giovani che vanno al club granata ed un direttore sportivo che forse verrà qui. Negli ultimi cinque anni sono sette giocatori nostri che sono andati al Torino, di cui uno è tornato e un altro è in prestito C’è una dinamica di giovani, che quando non percepiscono di trovare spazio nella nostra squadra lo cercano altrove. Il contesto a Roma è competitivo e non perdiamo nessun giovane che non vogliamo mai perdere”. 

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Roma e gli obiettivi

Spazio poi alle strategie della Roma, sia in tema bilancio, sia per quanto riguarda il mercato: "Siamo concentrati sul mantenimento e l'incremento della competitività della squadra, nonostante una revisione dei costi - ha dichiarato Fienga -. Abbiamo fatto degli errori ed il costo generale della squadra è aumentato più di quanto sia aumentata la competitività. Cerchiamo di invertire il contributo dei due fattori, riportando il costo generale della squadra sostenibile dalla società, ma compatibile con le nostre ambizioni molto alte. Per portare avanti la politica di riduzione dei costi, ovviamente, la Roma attuerà alcune cessioni che dovrebbero generare dei ricavi. Ci stiamo concentrando su questo e la logica è massimizzare il ritorno, non vorremmo altri tipi di condizionamento nelle scelte. Una cosa posso assicurarla: non c'è organizzazione se non c'è disciplina e stiamo migliorando - ha concluso Fienga -. Dobbiamo migliorare e ce la mettiamo tutta. Non può più essere tollerato che la Roma sia una piattaforma usata da chiunque dentro e fuori Trigoria per poter fare quello si vuole. La Roma è un'aspirazione e una società seria". 


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