Fonseca: "Convinto di poter vincere. Dzeko? Resta solo chi è motivato"

La conferenza stampa di presentazione del neo tecnico giallorosso
Fonseca: "Convinto di poter vincere. Dzeko? Resta solo chi è motivato"© Bartoletti
Jacopo Aliprandi
11 min

ROMA - Il giorno di Paulo Fonseca. Questo pomeriggio il portoghese ha tenuto la sua prima conferenza stampa da allenatore della Roma. Alla vigilia del raduno al centro sportivo Fulvio Bernardini, Fonseca si è presentato ai giornalisti ma soprattutto ai tifosi, ansiosi di scoprire l'ex allenatore dello Shakhtar. Con lui nella sala Champions di Trigoria anche il direttore sportivo Gianluca Petrachi, che ha voluto fortemente l'allenatore in giallorosso: "Buonasera a tutti, ben ritrovati. Sono molto lieto di presentarvi il nostro allenatore. Sono molto felice e onorato di presentare questo personaggio che avrete modo di conoscere velocemente. Non vorrei aggiungere altro. La cosa che mi sento di dire è che inizialmente nelle mie valutazione e in quelle della società si stava pensando di poter andare su un profilo italiano, in realtà questa per me è un’opportunità. Molto contento di poter prendere Fonseca. Lascio a lui la parola". 

La conferenza stampa di Fonseca

"Salve a tutti, sono molto felice di essere qui, di lavorare in questa grande squadra e in questa città meravigliosa. Sto studiando per parlare presto in italiano, ma ora parliamo in portoghese".

La Roma di Fonseca

"Innanzitutto non sarà la mia Roma ma quella di tutti. Sono motivato insieme al mio staff tecnico e la dirigenza e i calciatori per costruire una squadra che sia ambiziosa e renda orgogliosi tutti i nostri tifosi".

I ricordi di Roma-Shakhtar

"Non ho un grande ricordo di quella serata perché la mia squadra fu eliminata ma fu sufficiente per capire che tipo di ambiente si respirava allo stadio Olimpico quel giorno. Lo stesso ambiente, tra l'altro, fu un fattore determinante per la vittoria della Roma. Adesso farò tutto il possibile per cercare di motivare questi tifosi a ricreare quel tipo di ambiente che io, purtroppo, ho subito".

La scelta di Pau Lopez

"Io, Gianluca e Guido stiamo lavorando intensamente per costruire una squadra forte. Lo stiamo facendo con criterio, stiamo ponderando le scelte per aggiungere qualità. Quando avremo realizzato altri obiettivi, li comunicheremo. Insieme stiamo lavorando e ponderando le nostre scelte per individuare profili che possano rinforzare la squadra e aggiungere qualità".

Higuain

"Sono in piena e totale sintonia con Petrachi e con quanto lui ha detto in merito a Gonzalo. Aggiungo che non ho intenzione di parlare di giocatori che non sono della Roma. Se Higuain arrivasse avremo modo di parlarne".

Gli obiettivi di Pallotta

"Il presidente non ha fissato nessun obiettivo concreto ma è evidente che quello che io stesso mi pongo è quello di tornare in Champions. Un altra priorità è quella di costruire una squadra ambiziosa, forte e coraggiosa indipendentemente dai risultati. È normale: tutti vorremmo vincere, anche quando non dovesse succedere però questa squadra deve rendere orgogliosi i propri tifosi. Se quest'ultima condizione si realizzasse potremmo raggiungere molto più facilmente la vittoria. Non sono una persona a cui piace fare promesse. Ho due anni di contratto con opzione per il terzo e sono fermamente convinto che con questa squadra potremmo vincere una delle tre competizioni alle quali parteciperemo. Questa non è una promessa, ma una convinzione personale".

Zaniolo e Dzeko

"Parto da Zaniolo: ha grande talento e noi ci crediamo. Ma quello che dico vale per lui e gli altri: chiunque fa parte della rosa attuale deve dimostrare negli allenamenti di meritare questa maglia. Ho grande ambizione e credo si possano fare tante cose con questa squadra e questo talento. La cosa più importante è la presenza di giocatori che vogliano sacrificarsi per questa maglia e mettere i propri interessi dietro a quelli della squadra. Per quanto riguarda Dzeko non ho parlato con lui e non ne ho avuto l'opportunità ma Gianluca ha avuto modo di farlo. Voglio che resti qui chi è felice di essere qui, sono motivati e hanno voglia di lottare per questo club. Questa è una condizione fondamentale, giocatori dediti alla causa e intenzionati a perseguire gli obiettivi della squadra".

Fonseca e gli incedibili

"Evidentemente ci sono giocatori che saranno pilastri del futuro. Giocatori che fanno parte di questo progetto a pieno titolo. Per quanto riguarda il resto, questo è il mio primo giorno nel club. Inizieremo domani a lavorare, mi aspetto che ci vorrà un po’ di tempo affinché determinati dettami vengano assimilati. Sono ottimista e sono convinto che si potrà costruire una squadra forte".

Florenzi e Pellegrini

"Conosco molto bene questi due calciatori, intanto perché li ho affrontati e poi ho visto tante partite della Roma. Per me è importante conoscerli anche dal punto di vista caratteriale per capire che tipo di uomini sono perché questo è un aspetto molto importante in una squadra. Questo discorso della personalità vale per tutti. Per quanto riguarda il loro ruolo in campo valuteremo e faremo degli esperimenti: voi stessi alla fine potrete osservare quale sarà il loro ruolo in campo. Per concludere: io sono qui perché esigerò determinate cose dai miei calciatori. La società esige determinate cose. Quello che conta è anche il livello di esigenza che il calciatore pone sulle proprie spalle e sulle spalle del proprio compagno. In questo senso portare la fascia da capitano ha un'importanza cruciale. Si parla spesso di 'leader' in campo: essere un 'leader' significa questo. Spero che questo sentimento sia sempre presente nella mia squadra e spero che tutti i giocatori abbiano questo livello di esigenza sempre alto. Solo così potremo vincere". 

Le ambizioni di Fonseca

"Sono qui perché ho la ferma convizione di poter migliorare la Roma. Siamo consapevoli di disputare un campionato difficile sul piano tattico, cosa che per me rappresenta una cosa affascinante: è uno dei motivi che mi ha spinto per farmi venire in Italia. Secondo me potremo costruire qualcosa di speciale. Faccio le mie scelte non su basi economiche, ma sulle mie sensazioni e quando ho parlato con Petrachi io non ho esitato in nessun momento ed è per questo che domani sono qui perché ribadisco che per me possiamo costruire qualcosa di importante".

Lo stile di gioco

"Quella del sistema di gioco non è la questione più importante. Ciò che conta è la dinamica della squadra. Se voi avete studiato le mie squadre vi sarete accorti che sono così. È evidente che i principi dell'allenatore sono fondamentali in una squadra ma questi vanno bilanciati con quelle che sono le caratteristiche dei calciatori a disposizione e credo che quelli che abbiamo possano inserirsi nei miei dettami di gioco. La Roma negli ultimi 12 anni ha avuto tra le migliori difese, noi cercheremo di curare la fase difensiva, cercheremo di migliorare. Cercheremo di difendere bene, ma non sarà una squadra difensiva, il miglior modo di difendere è tenere la palla. Quello che conta davvero è l'intensità e sottolineo questo termine: una squadra intensa in ogni momento di gioco garantendo solidità difensiva. Se garantiremo solidità difensiva ci potremo avvicinare al traguardo. Dirò di più: il gioco è diventato strategico, si conosce molto degli avversari e richiede uno studio approfondito. Le squadre in Italia giocano con diversi sistemi e ci imporrà uno studio attento degli avversari e una preparazione della squadra dal punto di vista strategico. La mia squadra giocherà in modo strategico per poter combattere l'avversario".

Florenzi capitano della Roma

"Florenzi era il capitano della squadra. È una questione che analizzeremo, ma essendo uno dei capitani di questa squadra la probabilità che continuerà ad esserlo è elevatissimo".

Fonseca ottavo allenatore dell'era americana

"Non ho paura. La paura è un sentimento che non conosco. Non mi piace parlare di me stesso, parlano i risultati per gli allenatori. Se faremo buoni risultati, vedrete chi sono. D’altronde un allenatore è i suoi risultati, spero che tutti possiate conoscermi attraverso i risultati".

Pastore e Perotti

"Sono giocatori su cui faccio affidamento, possono essere utili per la squadra. Sono giocatori di qualità, per loro vale il discorso fatto prima per Zaniolo. Devono lavorare giorno per giorno per dimostrare di meritarsi di essere qui".

Il rapporto con Petrachi. 

"L'attaccante ideale è quello che fa gol. Per quanto riguarda il rapporto con il ds, devo riconoscere che tra e me e il direttore c'è complicità. Stiamo cercando di scegliere le opzioni migliori per la squadra: Gianluca può propormi un calciatore ed io lo analizzo e viceversa. Insieme stiamo cercando di prendere le scelte migliori. Una cosa su cui non deve esserci ombra di dubbio è che stiamo cercando le soluzioni migliori per rinforzare la squadra".           


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