Fonseca: "Domani gioca Smalling. Basta con l'euforia, rimaniamo umili e uniti"

Le parole del tecnico portoghese alla viglia della sfida contro l'Atalanta
Fonseca: "Domani gioca Smalling. Basta con l'euforia, rimaniamo umili e uniti"© LAPRESSE
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ROMA - La Roma torna a giocare allo stadio Olimpico per cercare la quarta vittoria consecutiva tra campionato ed Europa League. Paulo Fonseca affronta l'Atalanta, squadra allenata da Gian Piero Gasperini che in estate ha riufiutato la guida della Roma per rimanere a Bergamo. Questo pomeriggio il tecnico portoghese ha presentato la sfida di domani alle 19 nella sala Champions del centro sportivo Fulvio Bernardini. 

Che partita si aspetta contro l'Atalanta?
"Mi aspetto una partita molto difficile, contro un avversario che ha delle caratteristiche ben specifiche: una squadra forte fisicamente, aggressiva e davanti con giocatori di grande individualità. Sarà combattuta e fatta di duelli fisici". 

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Avvertite la necessità di mantenere i piedi ben saldi a terra?
"Come ho sempre detto è importante restare sempre equilibrati. Il passato è alle spalle e conta solo la prossima partita. Dobbiamo rimanere uniti e umili, non abbiamo conquistato niente ed è presto per rimanere euforici. Non abbiamo conquistato niente e dobbiamo rimanere con i piedi saldi a terra". 

Il razzismo emerge negli stadi italiani, come va combattuto?
"Nelle partite in cui siamo stati coinvolti fortunatamente non ho assistito ad episodi di razzismo. Sono contrario a ogni forma di razzismo, è un fenomeno che va combattuto ed estirpato dalla nostra società e dal calcio. Sono a favore di misure che verranno assunte a tal fine: il calcio è un gioco, uno sport che deve unire le persone e che deve regalare felicità indipendentemente dalla razza". 

Cosa stanno dando Dzeko e Kolarov?
"Sono due grandi giocatori, importantissimi per la nostra squadra. In questa fase vorrei farli riposare ma non è possibile. Hanno sempre risposto positivamente, sono due grandi professionisti, atleti che curano la loro condizione fisica con grande professionalità e ovviamente ne beneficia la squadra". 

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Nelle ultime partite la squadra sembra essere cambiata all'Intervallo, cosa dice ai giocatori?
"Fa parte del processo di crescita della squadra e del mio adattamento al calcio italiano. Abbiamo cambiato qualcosa nell'intervallo contro la Lazio, e le cose sono andate per il verso giusto. Dobbiamo continuare a lavorare perché qui ogni partita è diversa, cambiano i sistemi di gioco e le caratteristiche. Dobbiamo continuare a lavorare con umiltà per migliorarci". 

Manderà in campo Kluivert perché ha caratteristiche diverse dagli altri attaccanti, oppure vedremo Zaniolo, Mkhitaryan e Pellegrini?
"Farò alcune modifiche domani. Tutti i giocatori sono importanti, tutte le scelte sono in funzione per il meglio della partita. Quello che conta più di tutto è la Roma, fortunatamente ho in attacco la possibilità di scegliere opzioni diverse". 

Che cosa le piace di Cristante? Cosa lo rende così centrale per il suo gioco?
"È un giocatore molto intelligente, capisce cosa voglio che faccia in quel ruolo. È coraggioso per giocare questo tipo di calcio. È forte difensivamente e un altro aspetto che apprezzo è che è forte quando controlla la palla. Ha una buona gamba e un buon passo. È uno dei giocatori più importanti per il suo equilibrio tattico e per i compiti che svolge in mezzo al campo". 

Ha lavorato sull'unione dello spogliatoio? 
"Il passato ormai è passato e non posso parlare al gruppo della scorsa stagione. Quello che ho subito ravvisato è un gruppo molto unito, che lotta ed è un bell'ambiente. Questo è venuto naturale, non l'ho dovuto chiedere. Avere un gruppo forte è importante e decisivo se si vuole vincere". 

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Come sta Smalling?
"Domani giocherà". 

È un Fonseca 'italianizzato'?
"Sì. Il calcio italiano è diverso ed obbliga ad essere elastici e malleabili. Se un allenatore arriva in Italia senza essere elastico a mio avviso si sbaglia di grosso. È un calcio che ti obbliga a controllare ogni dettaglio. I miei princìpi generali però restano: voglio una squadra propositiva, con il possesso palla e che giochi nella metà campo avversaria". 

In cosa vede Pau Lopez deve ancora migliorare?
"Per quanto riguarda i dettagli, Savorani è la persona migliore per parlare di Pau. Per il nostro gioco è molto importante per la fase di costruzione da dietro, e non sono tanti i portieri che riescono a farla come lui. La parata di Bologna è stata decisiva, sono soddisfatto di Pau Lopez, così come di Mirante e Fuzato che lavorano e avranno le loro chance. Pau si è adatto benissimo al calcio italiano e può avvalersi di uno dei migliori preparatori del mondo come Savorani. Pau Lopez in futuro sarà ancora più forte". 

Come deve comportarsi la squadra contro l'attacco dell'Atalanta?
"Gomez, Zapata e Ilicic sono giocatori fortissimi e dovremo fare molta attenzione ai loro movimenti. Gli esterni? Tutta la squadra che è coinvolta nella fase difensiva e nel pressing dovrà lavorare al meglio. Abbiamo studiato bene l'Atalanta e ci siamo preparati al meglio per cercare di fermarli". 

Domani lei affronta Gasperini che ha declinato l'offerta della Roma. Cosa si è perso?
"Non è una partita tra Gasperini e Fonseca ma tra Roma e Atalanta. Gasperini è un eccellente allenatore e che ha ottenuto grandi risultati. Difendiamo al meglio le nostre squadre, quello che conta è ciò che faranno Roma e Atalanta. Ci vedremo prima della partita, ci scambieremo qualche parola con rispetto". 

Lei ha ricompattato l'ambiente. Chi l'ha voluta qui a Roma?
"So perfettamente che in questi momenti in cui la squadra va bene si generano molte aspettative. Sono contrario all'euforia, almeno in questa fase. L'euforia va lasciata andare dopo una finale vinta, al termine di un campionato in cui si è raggiunto un obiettivo: lì ci si può lasciar andare e festeggiare. So sono una persona realista, e la realtà dei fatti dice che sì abbiamo vinto tre partite consecutive e che la squadra si sta evolvendo nel gioco, ma per me la cosa più importante è avere la consapevolezza che domani si giocherà una partita difficile. Il resto lo lascio fuori dal gruppo: siamo all'inizio del campionato e ci sono molte partite da giocare. Non abbiamo conquistato nulla, è positivo che la tifoseria creda in noi ma qui dobbiamo fermarci e concentrarci sulla prossima partita. La cosa più importante è la partita di domani: questa è una maratona, siamo solo all'inizio di questo percorso molto lungo e difficile. Abbiamo cominciato col piede giusto, ma non possiamo rilassarci. Io e la società siamo impegnati a far sì che nessuno ci porti fuori da questa strada di lavoro e umiltà. Chi mi ha voluto? Ho sempre trattato con Petrachi e Fienga".  

 


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