L'Armenia crolla senza Mkhitaryan: addio al sogno Europeo, il ct si dimette

Senza il fantasista la nazionale di Henrikh ha pareggiato con il Liechtenstein e perso con la Finlandia. Il giallorosso a Roma con la madre e la sorella
Jacopo Aliprandi
3 min

ROMA - L'assenza della bandiera si è fatta sentire, Henrikh Mkhitaryan è imprescindibile. L'Armenia crolla, il ct si dimette, la squadra ha il morale sotto i piedi: tutto per l'assenza del giocatore più importante che è stato costretto a dare forfait per gli ultimi due impegni della sosta, fatali per le sorti della nazionale del trequartista giallorosso. 

Pareggio contro il modesto Liechtenstein, poi la sconfitta per tre a zero contro la Finlandia e l'addio alle speranze di giocare l'Europeo 2020. Perché a due giornate dalla fine delle qualificazioni l'Armenia dovrebbe vincere entrambe le partite contro Grecia e Italia e sperare che la Finlandia esca ko contro Liechtenstein e la Grecia. Un'impresa praticamente impossibile, un sogno svanito per l'assenza di Mkhitaryan che è stato costretto a rimanere a Roma per il recupero dalla lesione tendinea dell’adduttore della gamba destra.  

Il ct Gyulbudaghyants ha provato a sostituire il fantasista con Ghazaryan, ma i risultati non sono stati quelli sperati. Ecco allora quest'oggi arrivare le dimissioni del commissario tecnico, accettate mal volentieri dalla Federazione che gli riconosce di aver valorizzato al massimo la squadra in questo anno e mezzo alla guida dell'Armenia.

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E Mkhitaryan? Ha sofferto la sua assenza dalla nazionale, ha tifato i suoi da Roma continuando la riabilitazione sui campi di Trigoria. In queste settimane ha provato a rimanere concentrato sul suo recupero grazie anche all'aiuto della moglie e non solo: in questi giorni la madre e la sorella - che vivono in Svizzera - hanno fatto visita a Henrikh nella Capitale. 


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