ROMA - Ci sono gli uomini da copertina, che investono il denaro come responsabili di un progetto. Poi ci sono i professionisti-ombra, che nel dettaglio curano ogni aspetto di una trattativa e stilano i contratti per i passaggi di proprietà. Nella negoziazione tra Pallotta e Friedkin, i due magnati americani che potrebbero presto raggiungere un importante accordo di partnership con prospettive imprevedibili per il futuro della Roma, due figure chiave sono Bob Needham e Gianluca Cambareri, oltre agli avvocati del gruppo Friedkin che si sono appoggiati a una prestigiosa banca d’affari londinese, la JpMorgan, e allo studio legale romano Chiomenti, specializzato in diritto internazionale, lo stesso che ha gestito il passaggio della Fiorentina a Commisso.
Con Friedkin lo stadio della Roma riparte da zero?
Needham, il manager dei conti
Needham, che è rimasto a Roma per seguire la due diligence con il gruppo Friedkin anche dopo la partenza dell’imprenditore texano (che ha fatto tappa a Londra), è l’uomo dei conti della Raptor, il fondo bostoniano da cui si dipanano tutte le attività di Pallotta. Non appare volentieri, è un uomo riservato: anche trovare una sua foto non è semplice. Ma per Pallotta è un elemento molto importante del mosaico societario. Non a caso nell’estate 2018, quando creò un comitato esecutivo che ispirasse le linee operative della Roma, volle al suo fianco anche lui come direttore finanziario. Dal febbraio del 2010 Needham ha la qualifica di CFO, cioè appunto responsabile finanziario di Raptor. Nemmeno un dollaro si sposta dall’azienda senza il suo intervento.
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