ROMA - Tutti con Lorenzo, tutto per Lorenzo. La Roma si arrotola attorno al suo centro di gravità. E’ su Pellegrini che incentrerà presente e futuro. Al di là del rinnovo contrattuale, che dilaterà la scadenza dal 2022 al 2024 con rimozione della clausola rescissoria da 30 milioni, la società ha predisposto un piano tecnico e commerciale preciso, appunto imperniato sull’ultimo grande prodotto di casa Trigoria. [...]
Accordo
Non succederà. Il suo futuro è ancora alla Roma, sempre più coinvolto come simbolo di una nuova era. Lo stipendio crescerà, passando dai 2 ai 3 milioni a stagione più i bonus. Ma soprattutto Pellegrini avrà la garanzia di crescere insieme alla squadra e alla società. Non è più il calcio di Totti, che ha scelto la Roma a dispetto delle prospettive di gloria, e nemmeno di De Rossi, che ha saputo valorizzare il proprio business conciliandolo con le pulsioni dell’anima. Pellegrini resterà alla Roma perché i suoi desideri coincidono con quelli dell’«azienda». Se dovesse rendersi conto che la sua velocità fosse insostenibile per il club, sarebbe il primo ad ammetterlo e a chiedere di essere liberato.
Offerta
Ma non è questo il momento. Anche se il Per Sempre è difficile da associare alla realtà moderna, Pellegrini nella Roma ha un sentiero luminoso già tracciato, come le piste degli aeroporti quando cala la sera: prima o dopo, senza niente togliere a Florenzi e Dzeko che sono grandi amici, indosserà la fascia di capitano, che ha preso per la prima volta con tanto orgoglio a San Siro contro l’Inter, e probabilmente anche la maglia numero 10, mai più stampata a Trigoria dopo il commiato di Totti. Nella nuova logica societaria proposta da Fienga e Petrachi, i giocatori ritenuti più importanti verranno difesi in tutti i modi dalle manovre esterne.
Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport