Mancini
Gianluca Mancini è un caso lampante: eccellente fino allo stop natalizio, addirittura sorprendente nella sua temporanea conversione al ruolo di mediano, ha vissuto un gennaio da incubo, cominciato proprio al primo impegno post pausa, contro il Toro. Nell'occasione è salito per la prima volta sul banco degli imputati per una marcatura troppo larga sul primo gol di Belotti. Ma era solo l'inizio: indeciso nella chiusura su Pandev a Marassi, in lieve ritardo su Ronaldo (primo gol) e molle su Bentancur (secondo gol) in Coppa Italia contro la Juve. Per finire con la sciagurata serata di Reggio Emilia, nella quale si è trovato coinvolto su tre dei quattro gol del Sassuolo: improvvida la scivolata su Caputo in occasione del primo, più sfumate la responsabilità sul bis di Caputo e sull'assolo di Boga per il definitivo 4-2. Sembra aver perso certezze, decisione e tempestività, ma probabilmente si tratta soltanto di uno smalto atletico da recuperare dopo la sosta e (chissà) lo sbalzo emotivo dovuto alle nozze, celebrate il 23 dicembre.