La Roma è in prima fila nell'emergenza. La società in questo periodo è molto impegnata nella beneficenza ed è vicina al giocatori anche a casa, per qualsiasi supporto. Nei giorni scorsi sono state consegnate cyclette professionali, uguali a quelle che si usano a Trigoria, a chi ne fosse stato sprovvisto. Addirittura il club ha attivato un servizio in convenzione con alcuni ristoranti che consegnano i pasti a casa ai giocatori. I calciatori sono un patrimonio della società, che ha messo in piedi una task force che consente ai suoi tesserati di rispettare scrupolosamente la prescrizione governativa di restare a casa. Ci sono alcuni ristoranti che fanno questo servizio, che attualmente sono chiusi al pubblico ma che continuano a cucinare per i clienti e consegnano i piatti preparati a domicilio. Chi vuole può rivolgersi alla società, fa riferimento al team manager Gombar e i pasti arrivano a casa, puntuali e naturalmente nel rispetto del regime alimentare imposto dal nutrizionista. Bisogna stare attenti al peso forma, quindi carboidrati una sola volta al giorno, niente grassi, alcol e bevande gasate. La pizza può essere consentita in qualche rara eccezione.
Un mese di lavoro "domestico"? Preparazione da rifare ex novo
I preparatori seguono costantemente i giocatori, li consigliano negli esercizi da fare a casa, anche con sessioni video. La ripresa per ora può essere ipotizzata in linea indicativa per i primi di aprile, ma potrebbe slittare ancora. E’ chiaro che quando si tornerà a lavorare a Trigoria bisognerà rifare la preparazione daccapo, dopo quasi un mese di lavoro “domestico”. L’ultimo allenamento nel centro sportivo infatti si è svolto l’undici marzo, alla vigilia della partita di andata di Europa League contro il Siviglia.
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