ROMA - Fonseca lo seguiva da quando giocava ancora in Brasile, Roger Ibanez non ha perso un secondo ad accettare l'offerta della Roma nella scorsa finestra di calciomercato. Da quando è arrivato nella Capitale il difensore non è riuscito ancora a giucare un minuto con la maglia giallorossa ma - tramite una diretta Facebook con Esporte Interativo - ha promesso di imporsi presto nel club capitolino: "Ero all’Atalanta e volevo giocare di più. Quando i giallorossi si sono interessati ho chiesto di parlarne e poi abbiamo deciso di venire qui. Farò di tutto per trovare spazio".
Come sta trascorrendo queste settimane in Italia con il coronavirus?
"Vivere questo momento me è stato una pazzia. Nessuno sapeva bene cosa fosse questa pandemia e quando la Roma ci ha detto di restare a casa, di uscire solo per le emergenze, è stata dura. Ci hanno passato il programma di allenamento da fare in casa, a volte facciamo esercizi in gruppo con una videochiamata. Per fortuna abbiamo mantenuto questo contatto con il resto della squadra".
Com’è stato l’inizio della sua avventura a Roma?
"È un club grandioso, mi hanno accolto in una maniera fantastica. Anche i compagni di squadra sono stati molto gentili con me. Non c’è cosa migliore per uno che entra in un gruppo nuovo".
"Sì ed è stata un’esperienza incredibile, una sensazione unica. È il sogno di quando ero bambino che si realizza".
In Italia c’è un’attenzione alla tattica unica.
"Sì, qui il gioco difensivo è completamente diverso. Ci sono allenatori per ogni reparto, con esercizi particolari. E finché non raggiungi il meglio loro insistono molto. È bello imparare osservando e parlando con gli altri difensori".
Ci sono notizie sulla ripresa dell’attività?
"Ancora non abbiamo novità, ci dicono solo di continuare ad allenarsi e stanno cercando di avere novità dalla federazione".
Ha voglia di tornare in campo?
"Sì, tanta. Vogliamo che finisca il campionato e per questo non vediamo l’ora di tornare a giocare".
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Qual è il suo progetto per il futuro?
"Sono venuto alla Roma per restarci, e far parte della storia di questo club cercando di guadagnare il mio spazio e di avere tante presenze, sono sicuro che migliorerò".
Le maggiori difficoltà in Italia?
"All’inizio soprattutto la lingua, ma per il resto è stato tutto tranquillo".
Ha qualche giocatore al quale si ispira?
"Sì, è Thiago Silva. Un esempio per me e cercherò sempre di migliorare per arrivare ai suoi livelli".
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