Pau Lopez: "Riprendiamo il campionato per imparare a convivere con il Coronavirus"

Le parole del portiere spagnolo dopo il secondo giorno di allenamento a Trigoria: "Bello tornare, ma spero di poter riprendere anche le partite. Giochiamo questi due mesi per essere pronti la prossima stagione"
Pau Lopez: "Riprendiamo il campionato per imparare a convivere con il Coronavirus"© LAPRESSE
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ROMA - Secondo giorno di allenamenti individuali a Trigoria, la Roma è entrata nella fase 2 ritrovando il campo e facendosi trovare pronti per un'eventuale ripresa del campionato: "È stato bello tornare dopo tanto tempo - le parole di Paul Lopez sui social del club -. Adesso dobbiamo lavorare diversamente, ma è naturale vista l'emergenza Coronavirus. Andiamo prima in camera, ci cambiamo e poi andiamo verso il campo portando le mascherine"

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Che tipo di lavoro fate voi portieri in questo momento?
"La squadra si è divisa in tre gruppi, ognuno è composto da quattro giocatori. C'è tanto spazio. Noi portieri ci diviamo in gruppetti di due. Ovviamente bisogna aspettare che l'altro portiere finisca gli esercizi prima di avvicinarsi. Adesso uso la mascherina e i guanti così siamo sicuri". 

Il prossimo passo sarà il lavoro in gruppo, e speriamo poi di poter riprendere il campionato.
"Faccio il paragone con quelloo che accade con i negozi. Dal 18 maggio riaprono i negozi e dal primo giugno i ristoranti. Dobbiamo coominciare a convivere con questa situazione. Le persone hanno bisogno di lavorare, non solo noi calciatori, ma anche quelli che sono dietro le quinte. Questa pandemia non sparirà tra due mesi, ma se giocassimo sicuramente saremmo anche preparati per la prossima stagione. La settimana prossima comincierà la Bundesliga, potremmo sicuramente imparare da loro. Con questi due mesi di calcio giocato potremmo rendere il calcio più sicuro per la prossima stagione". 

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Perché ha scelto di fare il portiere?
"Mio padre faceva il portiere. Mi è sempre piaciuto guardarlo. Mi ha messo in porta e io ho seguito il suo esempio".

Sull’italiano
"Sono fortunato perché è simile allo spagnolo e al catalano. Quando sono arrivato con Claudio ho fatto due mesi di insegnamento. Per fortuna parlo più o meno bene".

Come si trova con Mirante e Fuzato?
"Benissimo. Sono i due compagni migliori che ho avuto. Mirante mi ha aiutato dall’inizio, sempre col sorriso. E’ una persona incredibile per me e per la rosa. E’ importante per tutti noi, per il peso che ha nello spogliatoio".

Com’è vivere in Italia?
"L’Italia è simile alla Spagna. A Roma sitrova tutto quello che si vuole. Il cibo è incredibile, la pasta spagnola non tiene il paragone".

Differenze tra calcio italiano e spagnolo
"Il calcio qui è un po’ più tattico. Il mio problema è che non seguivo molto il calcio italiano. E’ stato difficile conoscerli tutti partita per partita. Ho la fortuna di stare in una squadra grandissima che lotta sempre per vincere. Sentiamo il peso della partita. Il campionato è simile, solamente più tattico".


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