Fonseca: "Roma lenta e poco concreta. Dzeko? Nessuno è titolare"

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match pareggiato contro il Benevento
Fonseca: "Roma lenta e poco concreta. Dzeko? Nessuno è titolare"© ANSA
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ROMA - La Roma sbatte sul muro giallorosso del Benevento e non va oltre lo 0 a 0. Nonostante l'uomo in più nella seconda frazione di gioco (espulso Glik) la squadra di Paulo Fonseca non è riuscita a trovare nitide occasioni da gol, chiudendo il match con il secondo pareggio stagionale a reti bianche. Al termine del match Fonseca è intervenuto ai microfoni delle emittenti televisive per raccontare la gara: "Un passo indietro? No, è stata una partita diffiicile. Il Benevento si è chiuso bene. Siamo arrivati negli ultimi trenta metri senza difficoltà ma poi non siamo stati concreti e siamo stati poco aggressivi. I giocatori hanno capito che dobbiamo essere più concreti", ha dichiarato a Sky.

La posizione di Bruno Peres?
"Ci siamo messi a quattro quando è entrato Dzeko. Sulle corsie siamo stati lenti ad arrivare nelle zone di finalizzazione".

Mancava la brillantezza per la trasferta europea?
"Non credo sia una questione fisica. La squadra ha giocato con l'intenzione di arrivare veloce, ma è mancata anche un po' di iniziativa individuale, i tiri e l'uno contro uno sulle fasce. Il Benevento si è chiuso bene".

Dal punto di vista tecnico, Borja Mayoral è più affidabile di Dzeko?
"Dzeko ha giocato titolare e bene col Braga, oggi ho scelto Borja. Non abbiamo un titolare, nessuno lo è in questa squadra".

In Italia c'è poco la tendenza a tirare poco fuori area?
"Dobbiamo tiare di più. Il Benevento ha chiuso al centro molto bene, non abbiamo avuto molte opportunità".

Queste le parole di Fonseca a Roma Tv. 

Cosa non ha funzionato?
"Gli ultimi trenta metri. Siamo arrivati bene lì, dopo siamo stati poco concreti, poco aggressivi e un po’ lenti. La squadra ha sbagliato solo in quello. Il Benevento si è chiuso bene, ha lasciato spazi solo esterni. Abbiamo sbagliato nella velocità del giro palla, nella velocità di decisione…"

C’è un po’ di rimpianto?
"È lo scenario più difficile quando una squadra si chiude come il Benevento. Come ho detto la squadra ha fatto tutto bene fino a quel momento. Abbiamo fatto un cambio per avere più uomini avanti, era difficile fare di più. Ma abbiamo avuto facilità ad arrivare fino ai 30 metri, poi abbiamo sbagliato".

Cosa serviva? Più pazienza, qualità, movimento, personalità?
"Sì, è mancata iniziativa individuale. Contro squadre che difendono così abbiamo bisogno di più iniziative individuali, di non sbagliare cross e passaggi. Non è mancato movimento, siamo arrivati ai 30 metri perché ci siamo mossi, poi abbiamo sbagliato. Non siamo stati molto concreti".

Perché non si è riusciti ad allargare le maglie difensive? Le palle buttate da lontano erano più facili per i difensori… 
"Penso che il gioco è stato largo, il problema è che lì abbiamo cercato l’uno contro uno, contro due, e poi siamo tornati indietro… Quando arriviamo sui corridoi laterali dobbiamo fare i cross velocemente. Il problema sono state le decisioni e la velocità di queste".


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