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In piena campagna elettorale, ogni sussurro apre un dibattito. E così è bastato che Guido Fienga tornasse ad affrontare il tema stadio per invitare i candidati al Comune di Roma ad esprimersi sul tema. Maurizio Costanzo ha dato per certa ai microfoni di Radio Radio la scelta dell’area, che sarebbe quella dell’Ostiense, ma dai potenziali sindaci non arrivano conferme. Virginia Raggi, che conta di restare al Campidoglio, ha detto di essere «già al lavoro con i Friedkin. In effetti la zona dell’Ostiense potrebbe essere la migliore, perché è infrastrutturata ed è vicina al cuore del tifo romanista. Ma ci sono altre soluzioni plausibili». Come Pietralata, Tor Vergata e l’ex velodromo.
Le proposte sullo Stadio dei candidati
La Roma da parte sua, come del resto ha detto Fienga, aspetta che il sindaco si insedi prima di sbilanciarsi. Su questa impostazione sembra d’accordo Roberto Gualtieri, candidato del centrosinistra: «È serio per chi si candida a governare non esercitarsi, come hanno fatto altri candidati, sull’urbanistica elettorale, perché così si rischia di andare a sbattere e di fare gli errori dell’ultima volta. Queste cose si studiano quando si è al Campidoglio, quando si hanno tutti gli uffici. Io immediatamente incontrerò la società e lavoreremo per individuare un sito idoneo per fare uno stadio che sia uno stadio e nulla di più, come vuole fare giustamente la società». Enrico Michetti, dal centrodestra, spiega: «Da sindaco sarei a completa disposizione. Apprezzo l’impostazione della Roma, che dialoga in modo costruttivo». Infine ecco Carlo Calenda con la sua lista civica: «Il 6 luglio abbiamo presentato uno studio in cui indichiamo due aree in zona Pietralata, nei pressi della Stazione Tiburtina, che secondo noi sono le più adatte».
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