Chissà se Denis Zakaria, tra i protagonisti di Italia-Svizzera, si sia sentito a casa sul prato dell'Olimpico. Di sicuro, mentre indossava maglia e pantaloncini direttamente nello spogliatoio della Roma, avrà immaginato il suo futuro. Ed è rimasto sorpreso dalla scritta che campeggia sui muri (rigorosamente giallorossi): “Vincere malgrado tutto!”. Il centrocampista, che va in scadenza a giugno con il Monchengladbach, è un pallino di Tiago Pinto ed è pure il sogno di José Mourinho. Ma con sette mesi di contratto ancora da onorare, qual è la volontà del 25enne? Sicuramente lasciare la Bundesliga: fino a qualche mese fa gestiva i suoi interessi Ramadani (l'agente di Sarri), che aveva avviato i dialoghi con la Roma, ma ora un nuovo intermediario e soprattutto la famiglia lo spingono in direzione Juve.
Gli altri nomi sul taccuino della Roma
Così nei giorni scorsi si è fatto il nome dell'austriaco Florian Grillitsch, in scadenza (anche lui) con l'Hoffenheim. Xhaka dell'Arsenal resta all'orizzonte, ma va considerato più defilato visto che deve recuperare dalla rottura del legamento del ginocchio. Occhio - a proposito di svizzeri - all'evoluzione della trattativa di rinnovo tra l'Atalanta e Freuler: se dovesse saltare il banco, la Roma potrebbe farci un pensiero. Gli sguardi vanno inevitabilmente al buco sulla fascia destra, dove Reynolds non convince e Karsdorp ha bisogno di un alter ego. Il portoghese Dalot sta aspettando l'offerta giusta per fare le valigie e la Roma sta per fare una proposta da 1,5 milioni per il prestito più altri 15 per il riscatto obbligatorio (al raggiungimento di un certo numero di presenze). Ma come insegna il caso Smalling, al Manchester United non fanno sconti. Per Bereszynski, che i giallorossi stavano trattando sotto traccia, la richiesta della Sampdoria (prestito con diritto di riscatto a 8 milioni) è considerata troppo alta.
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