Roma, la lista di Tiago Pinto: ecco i colpi per Mourinho

Il tecnico sa che adesso non saranno previsti colpi ma punta a dare un po’ di equilibrio alla rosa con il terzino destro e il mediano
Roma, la lista di Tiago Pinto: ecco i colpi per Mourinho© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
4 min

Mayday, mayday. L’allarme suona due volte, quanti sono gli acquisti che Mourinho aspetta per puntellare una rosa incompleta. Il mercato di gennaio è dietro l’angolo di Capodanno, è uno spiffero prezioso che può garantire aria nuova e rinvigorire le ambizioni. Sicuramente i tifosi si sarebbero aspettati qualcosa di più del sesto posto, alla fine del girone d’andata, ma i risultati rispecchiano il rendimento altalenante della Roma. Che secondo il suo allenatore - parole pronunciate dopo la sconfitta di Venezia - in questo momento non vale la zona Champions League.

Le esigenze di Mourinho

Prima della partita Tiago Pinto si è divertito con il consueto sadismo mediatico a sottolineare che «il novanta per cento dei nomi accostati alla Roma è una bugia». E allora proviamo a capire quali siano i rinforzi papabili nei due ruoli più bisognosi, partendo da un numero: Karsdorp, terzino destro, e Cristante, centrocampista centrale, hanno giocato 55 partite a testa nel 2021. Davvero tante, troppe. Ed è proprio lì che Mourinho vuole intervenire, senza aspettarsi colpi ad effetto ma almeno qualche ricambio utile ad alternare le pedine. I Friedkin, compatibilmente con le difficoltà finanziarie della finestra di metà stagione, cercheranno di accontentarlo.

Roma, le opzioni per il terzino

Per la fascia destra, il profilo richiesto deve avere caratteristiche offensive. Un difensore, di base, ma che sappia supportare l’azione come Karsdorp. Per questo si era pensato a Diogo Dalot, che sarebbe arrivato alla Roma se il Manchester United non avesse cambiato allenatore: con Rangnick, Dalot gioca titolare. E quindi addio. Nel frattempo Tiago Pinto, tra una risata e l’altra, ha sondato vari obiettivi: l’inglese Aarons del Norwich, il tedesco Henrichs del Lipsia, il norvegese Pedersen del Feyenoord. Ma chissà se riuscirà a prenderne uno. O forse altri ancora. «Il mercato è dinamico - ha aggiunto il general manager ai microfoni di Dazn -, in un club come la Roma ci sono sempre le porte aperte e dobbiamo lavorare su questo per diventare sempre più forti e allineati come abbiamo sempre detto io e l’allenatore».

Tanti nomi per il centrocampo della Roma

Meno nebulosa sembra la questione del centrocampista: con lo svizzero Zakaria tramontato, a meno di clamorose sorprese, resta in piedi l’ipotesi Grillitsch. Con l’austriaco dell’Hoffenheim, in scadenza di contratto, il dialogo è aperto da diverse settimane. Accende meno la fantasia Hector Herrera, di cui ieri sono tornati a parlare i media portoghesi: è in scadenza di contratto con l’Atletico e può essere un affare, a determinate condizioni. Del resto non è scontato che l’Hoffenheim accetti di liberare un titolare come Grillitsch, perno del club e della sua nazionale, a stagione in corso. Ancora più difficile è immaginare un ritorno su Granit Xhaka, primo obiettivo della scorsa estate: dopo l’infortunio si è ripreso il posto da titolare nell’Arsenal di Arteta.

Capitolo rinnovi

Nel frattempo, parlando di politica interna, si avvicina l’annuncio del rinnovo di Gianluca Mancini fino al 2026. Ieri, da capitano di giornata, Mancini ha lasciato intendere che la firma fosse poco più di una formalità. «Ma il mio contratto conta meno della partita con la Sampdoria» ha sottolineato, prima di sapere che il risultato sarebbe stato poco gratificante. Eppure illuminante, per svelare i limiti della Roma a pochi giorni dal mercato.


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