Roma, il 2021 di Karsdorp è impressionante© BARTOLETTI

Roma, il 2021 di Karsdorp è impressionante

Mourinho ha definito i numeri dell’olandese impressionanti: il più presente con Cristante (con 55 gare), ora viaggia a una media di 10 chilometri a partita
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ROMA - José Mourinho dice spesso che i dati di Rick Karsdorp sono «impressionanti». Ed è chiaro che i suoi occhi sbrilluccicano quando nei bilanci di fine anno legge che l'olandese - presenzialista dell'infermeria fino a due stagioni fa - è sceso in campo 55 volte nel 2021, ha rubato 100 palloni in questo campionato, ha consumato su e giù la fascia per 10 km di media a partita e ha corso meglio (per intensità e ritmo) di qualsiasi altro compagno. Nell'unico ruolo dove non esiste una vera alternativa (Reynolds è fuori dal progetto) il portoghese ha trovato un colosso insostituibile, raccogliendo i frutti del lavoro di Fonseca e puntellando con abilità le caratteristiche del terzino.

Il migliore

I tifosi con memoria storica ricorderanno le 15 presenze nelle prime due annate a Roma (una soltanto nel 2017-18), condizionate dalla rottura del legamento crociato e da vari problemi muscolari. Un ricordo destinato però a rimanere nel cassetto. Perché l'ex Feyenoord, dopo essere tornato in patria per un prestito, oggi ha davvero l'argento vivo addosso (a Schoonhoven, località dov'è nato, ne producono in quantità) e si posiziona ufficialmente al primo posto tra i romanisti più presenti nell'anno solare. Rick ha gli stessi gettoni di Cristante (55); il quale, contando pure la Nazionale tra amichevoli e partite ufficiali, ha chiuso il 2021 con 68 partite sulle gambe. Un'enormità. E Bryan si è pure fermato per il Covid. Ma con la lupa sul petto il biondo ha saputo fare meglio del collega: 4390 minuti sul prato verde contro i 4037' dell'ex Atalanta. Curioso anche l'incrocio con Bergamo: da lì proviene Cristante... e lì sarebbe dovuto andare Karsdorp nell'estate del 2020, prima di convincersi che tutte le strade portano a Roma e che nella Capitale ci fossero davvero i presupposti per esplodere. «Dopo il mio secondo periodo in Olanda sono tornato, determinato ad avere successo qui - ha dichiarato di recente in un'intervista a ELF Voetbal - Mi piaceva bere e uscire, ora non succede più. E Mourinho mi rende migliore».

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