Roma-Mourinho, la linea guida per il presente e le mosse per il futuro

Il tecnico portoghese non è preoccupato delle voci di giocatori insoddisfatti: ieri il confronto con la squadra per cominciare la preparazione della prossima partita
Roma-Mourinho, la linea guida per il presente e le mosse per il futuro© AS Roma via Getty Images
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Il confronto che Mourinho ha avuto ieri con la squadra è stato normale, sobrio, sereno. Una riunione dopo il giorno di riposo concesso dal tecnico ai giocatori per recuperare le energie fisiche ma soprattutto mentali dopo la deludente sconfitta contro l'Inter e la sfuriata dello Special One che ha fatto girare la testa a più di un giovane. Sentire urlare Mourinho non è certo piacevole, sentirlo deluso dalle loro prestazioni è stato per molti ancor più frustrante. La Roma è unita per cercare una reazione sul campo a partire dalla gara di domenica pomeriggio contro il Sassuolo. 

Il tecnico portoghese spera che il suo sfogo post Inter, raccontato ieri sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio, possa avere un effetto positivo sulle prestazioni della squadra, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Lo sfogo di Mourinho è nato da un episodio in campo, da un errore di un giocatore, e poi sfociato in un'analisi critica sulla squadra per la poca personalità messa in campo nei big match (e non solo) di questa stagione. La maggior parte dei giocatori ha accolto positivitamente la sfuriata di Mourinho, convinta che avere un tecnico del suo spessore possa solo far bene alla squadra per alzare il livello delle prestazioni e della mentalità del gruppo. Altri giocatori invece (la minoranza) sono rimasti un po' infastiditi che le parole dello Special One siano uscite sul giornale. 

C'è una spaccatura nel gruppo? Assolutamente no. Ma Mourinho per questa ultima parte di stagione deciderà bene chi mettere in campo, anche in vista delle scelte future del club. Perché in estate ci saranno diversi cambiamenti tra i giocatori, con le uscite di quelli che non rientreranno nei piani di Mourinho per qualità e personalità. La cessione quindi di quei calciatori che da qui alla fine della satagione non dimostreranno di aver recepito il messaggio del tecnico. Lo Special One vuole di più dalle riserve ma anche da alcuni titolari che fin qui non hanno espresso ancora tutto il proprio potenziale. 

La presa di posizione della Roma è chiara: tutti con Mourinho, dal presidente fino al general manager Tiago Pinto. La linea è ben definita, non ci sarà il sacrificio del tecnico per dare la famosa "scossa" al gruppo, ma il contrario. Nessuno è intoccabile (salvo pochissimi elementi), tutti possono andare via e il primo incedibile è Mourinho. Il messaggio è già stato mandato in forma indiretta alla squadra e a quei giocatori che meditano sul proprio futuro: chi vuole andar via sarà accompagnato alla porta, ma quello che è chiaro a tutti è che il futuro di Mourinho è alla Roma. E chi non è felice di questa decisione dovrà farsene una ragione. 


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