Roma, bivio Zaniolo tra rilancio e plusvalenza

Dybala gioca proprio nel ruolo di Nicolò che non ha avuto rassicurazioni sul futuro
Roma, bivio Zaniolo tra rilancio e plusvalenza© ANSA
Roberto Maida
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ROMA - La tentazione Dybala è talmente forte da avere infiammato le fantasie dei tifosi: uno di loro ha scritto a Paulo su Instagram invitandolo a scegliere la Roma, ricevendo un simpatico “cuore” come risposta. E’ il piccolo segnale di una strada aperta, che può avviare una profonda ristrutturazione dell’organico a Trigoria. Dopo due estati di soli acquisti, qualcuno stavolta dovrà uscire e fruttare denaro. In questo quadro, diventa difficile prevedere il futuro di Nicolò Zaniolo che con Mourinho occupa giusto la casella «anarchica» (cit.) in attacco che verrebbe riservata a Dybala. I Friedkin, molto attenti ai conti e al processo di risanamento di un’azienda martoriata dagli ultimi anni di gestione Pallotta, sono disposti ad assecondare le indicazioni dell’allenatore a patto che Tiago Pinto sappia vendere bene i giocatori ritenuti sostituibili. Zaniolo è inserito della categoria incerti: è sospeso tra due mondi, finanziario e tecnico, nei quali non ha ancora trovato un posto preciso.

Amatissimo dalla gente, che lo ha rimpianto e atteso durante la lunga riabilitazione, Nicolò aspettava una chiamata per il rinnovo del contratto (scadenza 2024) già nei mesi scorsi. Ma la Roma ha preferito non impegnarsi, su input della proprietà che non aveva intenzione di gonfiare il monte stipendi prima di conoscere lo scenario della prossima stagione. Questo sarebbe uno stallo facilmente risolvibile: una convocazione e via alla trattativa. Eppure non si muove niente, perché Tiago Pinto vuole esplorare prima il mercato per captare eventuali offerte che possano garantire una ricca plusvalenza al bilancio, ancora sofferente. Basti pensare che Zaniolo, arrivato alla Roma dall’Inter nell’affare Nainggolan nell’estate 2018, era stato valutato appena 4,5 milioni. Quale può essere il prezzo giusto oggi per considerarne la cessione? Almeno 40 milioni netti, escluso cioè il 15 per cento della rivendita che per contratto spetta proprio all’Inter. Al momento nessun club, pur manifestando interesse, ha stanziato una cifra così alta per acquistarlo. Né in Italia dove la Juve, il Milan e il Napoli hanno fatto un’analisi del possibile investimento, né all’estero.

Allora attenzione a dare per scontato il finale della storia. Può succedere di tutto. I rapporti tra Mourinho e Zaniolo sono cordiali, professionali, ma il presupposto fondamentale di una convivenza virtuosa è calcistico: i fatti hanno dimostrato che Nicolò sia un calciatore considerato, stimato, ma non il pilastro della squadra che ambisce a diventare. «Sarebbe stato da pazzi pensare che potessi segnare 25 gol al primo anno dopo l’infortunio» ha ricordato lui recentemente. A ragione, tra l’altro. Però la sua stagione sull’altalena, tra giocate sublimi e grandi pause, tra partite da protagonista e malinconiche esclusioni, ha generato qualche perplessità in Mourinho e al tempo stesso non ha fatto salire la quotazione su livelli che giustifi chino un sacrificio tecnico. La Roma ha interesse a venderlo solo se riceve offerte importanti. Se non otterrà riscontri dal mercato internazionale proverà a rilanciarlo, a prescindere da Dybala.

Per ingannare il tempo, intanto, Zaniolo cercherà di rendere Special le ultime partite della stagione. Domani sera contro il Venezia dovrebbe tornare titolare: proprio nella partita d’andata Mourinho decise di lasciarlo fuori per la prima volta, virando sulla difesa a tre; stavolta però ha bisogno di lui per vincere la partita, che è diventata un fondamentale trampolino per l’Europa. Nicolò a sua volta sa che per essere scelto anche a Tirana, nella finale di Conference, deve giocare meglio di quanto abbia fatto nelle ultime settimane. Per ragionare di futuro in fondo basta aspettare il 26 maggio, quando la Roma potrà delineare un budget preciso che dipende dalla partecipazione all’Europa League: l’analgesico migliore possibile per il bilancio, progettando l’approdo al vaccino della Champions


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