Roma, Mourinho benedice Belotti. Felix verso la Cremonese

La partenza del ghanese sblocca il Gallo. Il Bologna chiede sempre Shomurodov, ma solo in prestito
Roma, Mourinho benedice Belotti. Felix verso la Cremonese
Roberto Maida
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ROMA- Un elogio esplicito sembra tanto una conferma: «Non so se Belotti arriverà alla Roma. Tiago Pinto è consapevole di quello che dobbiamo fare, possiamo solo sperare di riuscirci. Però, visto che Belotti è svincolato, posso dire una cosa: se è vero che vuole tanto venire da noi, questo feeling mi piace. Aspettiamo e vediamo». Mourinho si espone perché conosce benissimo la situazione: stasera, dopo la partita, Tiago Pinto parlerà al collega della Cremonese, Giacchetta, e gli venderà Felix. A quel punto non ci sarebbero più ostacoli all’arrivo del centravanti richiesto: Belotti, che ha rifiutato tutte le offerte proprio perché è stato rassicurato dalla Roma, verrà presto accontentato. E lo stesso Mourinho potrà completare il suo attacco stellare, aggiungendo alla rosa un attaccante diverso dagli altri che possa risolvergli le partite da battaglia.
 

I movimenti in casa Roma

Le sostituzioni effettuate a Salerno nella prima giornata, d’altra parte, erano inequivocabili: quando ha tolto Abraham e Zaniolo, Mourinho ha inserito i due rinforzi del centrocampo Matic e Wijnaldum, ora stravolto dal tremendo infortunio. «Ma non ho fatto certe scelte per mandare messaggi alla società. L’ho fatto per vincere la partita, pensando a gestire il risultato con l’esperienza dei due nuovi. Nessuno si può aspettare che Felix e Shomurodov siano al livello di Abraham, Zaniolo e Dybala». E questo è un altro modo per specificare come l’innesto di Belotti sia determinante per migliorare l’attacco. Per Felix la Cremonese ha offerto 3 milioni più i bonus, la Roma ne chiede 8, ma si tratta con fiducia. L’incrocio tra i dirigenti, stasera all’Olimpico, fungerà da catalizzatore. Quanto a Shomurodov, il Bologna è sempre alla finestra: se Tiago Pinto accetta di darlo in prestito, l’affare si chiude in un baleno. L’importante, secondo i calcoli finanziari dei Friedkin, è che almeno uno dei due attaccanti, oltre all’esodato Kluivert, lasci la Roma a titolo definitivo, producendo una plusvalenza e garantendo liquidità. 

L'attesa per Belotti

Ma per come si è messo il mercato, è complicato immaginare che Belotti si stanchi di aspettare e firmi per un’altra squadra. Dalla Roma ha già ricevuto la promessa di un contratto triennale da circa 3 milioni netti a stagione e ha accettato di cominciare il campionato da disoccupato. La sensazione è che la situazione possa sbloccarsi nelle prossime 48 ore. Poi ovviamente Belotti avrà diritto a un periodo di lavoro personalizzato per recuperare un’adeguata condizione atletica. Ma a questo la Roma penserà dopo.
 

La scalata giallorossa

Con un organico ricco, incluso un quinto difensore centrale (è stato offerto un altro svincolato, il mancino serbo Maksimovic), Mourinho potrebbe alzare l’asticella degli obiettivi. Ma, a prescindere dal dramma Wijnaldum, non lo farà: «È  vero che la Roma esce migliorata dal mercato. Ma noi partiamo dal sesto posto. Le squadre che ci sono arrivate davanti lo scorso anno si sono pure rafforzate. Non è una buona notizia per noi: sarà difficile vincere una competizione italiana. La nostra speranza è crescere rispetto al primo anno, risalendo verso il quarto-quinto posto. Ma dopo aver vinto la Conference, anche l’Europa League diventa un traguardo che ci interessa. Non è un torneo così diverso dall’altro, anche se nella seconda fase sarà arricchito dalle squadre che scendono dalla Champions. Quindi dobbiamo provare ad arrivare in fondo».

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