La vigilia della Roma questa volta sembra più sentita, più partecipata. La partita contro l’Atalanta ha significati che vanno oltre i tre punti in palio. Sarà l’ultima partita prima della sosta, la Roma ha la possibilità di dare l’assalto alla vetta. Con una vittoria i giallorossi scavalcherebbero al primo posto l'Atalanta, in attesa dello scontro diretto tra Milan e Napoli. La spinta dell'Olimpico tutto esaurito può dare una mano a Mourinho. Il tecnico come fa dalla fine della scorsa stagione ha annullato la conferenza stampa successiva alle partite di Coppa e ha blindato la squadra a Trigoria. I giocatori si sono ritrovati ieri a pranzo presso il centro sportivo, hanno svolto l’allenamento di rifinitura nel pomeriggio e poi sono rimasti in ritiro. Allenamento nascosto anche alle telecamere della tv della società. Lo Special One non vuole concedere vantaggi a Gasperini. Durante l’allenamento nel quale il tecnico ha provato le mosse per la partita contro la Dea neanche il giardiniere ha potuto circolare nei pressi del campo, la Primavera e le altre squadre giovanili non hanno lavorato sui campi attigui e alcuni stewards sono stati incaricati di fare la “ronda” lungo il perimetro del centro sportivo per evitare fughe di notizie. Da mesi sono stati posizionati teloni ai lati del terreno di gioco per oscurare i lavori della squadra. La società, attraverso la direzione sportiva, ha chiesto massima riservatezza sull’allenamento anche ai giocatori e ai loro agenti. Mourinho sta lavorando per migliorare la Roma e vuole farlo in segreto.
Mourinho blinda la Roma
La rigorosa attenzione a non far filtrare indiscrezioni sugli allenamenti, concordata con la società, era cominciata sin dall’inizio della stagione. I tre test a Trigoria contro due squadre dliettantistiche e l’Ascoli si sono svolte a porte chiuse e anche il ritiro in Algarve è stato ancora più blindato. Le foto che il club può mandare all’esterno sono selezionate, persino i video non riguardano fasi dell’allenamento. Su questa linea Mourinho ha avuto carta bianca dalla società. Oggi la posta in palio è alta, lo scorso anno la Roma è riuscita a battere due volte l’Atalanta, che è sempre stata un avversario difficile. Lo Special One non è nuovo a queste situazioni. Già quando era all’Inter, nel 2008, nel timore che osservatori di squadre avversarie potessero infiltrarsi tra i tifosi, chiuse le porte degli allenamenti ai tifosi durante il ritiro a Riscone di Brunico. Uno dei motivi è legato anche alla preparazione specifica sui calci piazzati, che Mourinho prova spesso durante la rifinitura. La Roma è la squadra che segna di più su corner in serie A e questo è il frutto dell’addestramento specifico che fa l’allenatore, per preparare i suoi giocato a cogliere di sorpresa gli avversari. Anche per questa ragione il tecnico vuol tenere la squadra lontana dai riflettori. Le scelte di formazione devono restare top secret, anche se negli ultimi tempi è trapelato che l’allenatore abbia provato spesso la difesa a quattro.
La strategia anti-spia di Mourinho
Anche in occasione delle partite in trasferta in Italia, su indicazione del tecnico, la società sceglie alberghi per il ritiro che diventano un bunker. Viene predisposto un sopralluogo degli addetti alla sicurezza all’hotel qualche settimana prima, l’attenzione a non far conoscere il programma di viaggio e il nome dell’albergo. In ritiro sono ridottissimi i contatti con l’esterno, con un’ala della struttura che viene completamente riservata alla squadra e personale della sorveglianza all’ingresso e ai piani. Mourinho sa che contano anche i dettagli per vincere.