Stadio della Roma: lavori in corso, ma i terreni sono un rebus

Ieri seduta della commissione capitolina sul dossier: le aree deputate non appartengono tutte al Comune
Jacopo Aliprandi
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ROMA - «Lavori in corso, vi faremo sapere». Questo è stato il tormentone nella seduta di ieri della commissione capitolina Sport dedicata progetto di fattibilità del nuovo stadio della Roma che sorgerà (o dovrebbe sorgere) a Pietralata. Perché naturalmente come in ogni grande progetto non possono non esserci delle criticità da risolvere, come quelle che ha sollevato ieri dal consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Federico Rocca in merito alla disponibilità delle aree dello stadio: «Delle 30 particelle catastali, solo 11 risultano in possesso di Roma Capitale, 13 nelle disponibilità di terzi privati, e 6 di proprietà di persone fisiche. Le aree sono tutte già di proprietà comunale? Serve chiarezza sulla piena disponibilità delle aree». La risposta è arrivata immediatamente dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia: «Gli uffici stanno lavorando. Bisogna attendere». Pochi chiarimenti sulla questione legata ai terreni, per un lavoro che richiederà tempo e che continuerà anche nel corso della Conferenza di Servizi preliminare nella quale, dopo l’attuale fase istruttoria, saranno fissate sedute tematiche per valutare il progetto. «La Roma si è detta aperta a valutare possibili migliorie che saranno indicate e suggerite», ha dichiarato Ferdinando Bonessio, presidente della commissione Sport.

Il progetto

Intanto emergono nuovi dettagli del progetto presentato dalla Roma al Comune. L’intera area avrà una superficie di 52mila metri quadrati, destinati in gran parte allo stadio che avrà una capienza dai 55mila posti fino ad arrivare a 62mila. Ottomila metri quadrati saranno utilizzati per l’area commerciale, quindi il negozio per acquistare maglie e gadget giallorossi, ma anche il museo della Roma aperto nei giorni delle partite. Ventimila metri quadri, sempre all’interno del grande parco che circonderà lo stadio, saranno uno spazio accoglienza per i tifosi: un’arena, una piazza di ritrovo, un centro sportivo con campi da padel e da calcetto, e giochi per i bambini. Un’area che sarà aperta tutto l’anno e utilizzata anche dal comparto della Sapienza, Istat e Tecnopolo che sorgeranno (probabilmente) nelle aree adiacenti al progetto stadio. Lo stadio sarà una cerniera tra il quadrante di Pietralata, la periferia romana, il piano di Assetto della Stazione Tiburtina e il centro città, grazie anche al grande ponte pedonale che collegherà l’area a via Livorno (piazza Bologna). Il progetto avrà bisogno di qualche ritocco, certo, ma sta facendo sognare tutti i tifosi romanisti e gran parte dei cittadini del quadrante nord-est della capitale.


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