Roma, il futuro è ora: Zaniolo freme

Il ritorno al top e il rinnovo: ha fretta, il gol in casa manca da 3 anni
Chiara Zucchelli
3 min

ROMA - A casa di Nicolò Zaniolo, su un mobile, ci sono due cornici: in una c’è la foto della famiglia al completo, nell’altra c’è lui, biondissimo, che corre felice ed esulta dopo un gol con la Roma. La speranza del numero 22 giallorosso, oggi, è quella di aggiungere altre due immagini all’album: la famiglia sarà all’Olimpico a tifare, lui sogna di tornare a segnare, sorridere, esultare. Perché il gol in casa, in campionato, gli manca da troppo tempo. Tre anni, 2 novembre 2019.

Una vita fa

Un tempo in cui il mondo è cambiato: il suo e quello di tutti. Non c’era ancora stata la pandemia, lui non aveva avuto il Covid, non era diventato papà e, soprattutto, non si era dovuto operare per due volte alle ginocchia. Sono trascorsi esattamente 1086 giorni, mille giorni di te (intesa come la Roma) e di me (intesa come Zaniolo) in cui è successa ogni cosa: gli infortuni, gli strappi, i riavvicinamenti, le critiche, le panchine, i gol decisivi in Conference, su tutti quello che ha riportato un trofeo a Trigoria dopo 14 anni.

Quel gol

Avversario dell'ultima rete, ieri come oggi, il Napoli, battuto 2-1 anche grazie a una sua magia: gol all’incrocio, il quarto di fila. Oggi quella continuità non c’è più, ma chi lo ha visto in allenamento racconta di un ragazzo che ha solo bisogno di sbloccarsi per ritrovare fi ducia sottoporta. Stasera, salvo sorprese, ci riproverà e stavolta dall’inizio, visto che a Helsinki non ci sarà.

Tra ricorso e rinnovo

Per averlo in Europa League servirebbe un miracolo: la Roma aspetta le carte dalla Uefa per fare ricorso dopo la squalifica, difficile che venga accolto, a maggior ragione per giovedì, ma la società ci proverà perché tutti sono allineati alle parole di Mourinho. «È in una fase di crescita che mi piace tanto. Tre giornate sono troppe, non capisco. Su Zaniolo è tutto troppo, devo difenderlo». La difesa di Mou è sincera, perché quando c’è stato bisogno di usare meno carota e più bastone non si è tirato indietro. Così come non si sta tirando indietro la società sul rinnovo di contratto: il club e il suo agente parlano, non si è ancora nel vivo della trattativa, ma il mese prossimo, quando ci sarà la pausa per il Mondiale, gli incontri saranno più frequenti. La base c’è: continuare insieme. Il resto va discusso. La priorità, adesso, è il campo. E tante altre cornici vuote che Zaniolo vuole riempire quanto prima.


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