Roma-Napoli, nervosismo e rissa tra Karsdorp e Irrati

A fine gara scoppia il parapiglia dopo l’espulsione di Rapetti, il preparatore atletico giallorosso
Chiara Zucchelli
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ROMA - Che Roma-Napoli fosse una partita da nervi tesi si era capito già all’inizio, al momento della lettura delle formazioni, quando i fischi a Luciano Spalletti avevano superato di gran lunga quelli a qualsiasi altro giocatore del Napoli. Ma, alla fine, i 90’ erano filati via abbastanza lisci: clima incandescente sugli spalti, caldo, ma gestibile, in campo. Anche grazie all'atteggiamento dei giocatori, vedi il momento in cui, con Pellegrini a terra, Kvaratskhelia ha buttato il pallone fuori prendendosi gli applausi di tutto l’Olimpico.

Rissa finale

Al fischio finale, però, il nervosismo ha avuto la meglio: a farne le spese il preparatore atletico della Roma, Rapetti, espulso, dopo aver discusso, per usare un eufemismo, con Spalletti che, poco prima, aveva abbracciato Mourinho. La situazione peggiore, però, è quella che riguarda Rick Karsdorp, che è venuto a contatto con l’arbitro Irrati. La scena, molto convulsa, ha avuto inizio proprio quando Spalletti stava discutendo con Rapetti: l’olandese si è messo in mezzo, l’arbitro lo ha allontanato, colpendo involontariamente la gamba del giocatore che, a quel punto, ha reagito andando prima testa a testa con il direttore di gara e poi spintonandolo. Lo hanno subito portato via sia il preparatore dei portieri, Nuno Santos, sia Vito Scala, club manager e addetto agli arbitri, con Karsdorp che cercava di spiegare a Irrati che lo aveva colpito su una gamba che già gli faceva male. A quel punto Irrati ha replicato qualcosa al giocatore, non si sa bene cosa perché le immagini non sono chiare, il terzino della Roma ha di nuovo risposto a tono prima di essere accompagnato negli spogliatoio. Questione, sembra, finita lì. Anche perché il giocatore olandese non rischia nulla per le prossime giornate.

La spiegazione di Mou

Di certo, il nervosismo di Karsdorp dipende anche da una condizione non ottimale visto che, come ha spiegato Mourinho nel post partita «non stava bene e se ci fosse stato Zalewski avrebbe giocato lui a destra». Sempre Mourinho, su Irrati, ha detto che si tratta di un arbitro “emozionalmente equilibrato” (testuale) per cui è possibile che la vicenda con Karsdorp si sia conclusa in campo, senza ulteriori strascichi. In ogni caso, in conferenza, l'allenatore ha dato la sua versione dei fatti: «Nel finale è stato espulso il nostro preparatore atletico - ha raccontato Mourinho - ma penso che l’arbitro abbia sbagliato perché Lozano ha aggredito uno dei nostri». A chi si riferiva Mou non è chiaro, c’è stata molta concitazione nel parapiglia finale, ma è chiaro che l’atteggiamento del giocatore del Napoli, definito poco prima in diretta tv "quello che si tuffa sempre” (copyright sempre di Mou) è stata maldigerita dall’allenatore della Roma e dal suo staff. Negli spogliatoi, però, nonostante la delusione per la sconfitta e la rabbia finale, tutto sembra essere filato liscio.


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