Mourinho: "Dopo la partita mi sono scusato con Belotti". Il motivo

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match vinto contro l'Helsinki
Mourinho: "Dopo la partita mi sono scusato con Belotti". Il motivo© AS Roma via Getty Images
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ROMA - Vittoria importantissima e sofferta della Roma in Finlandia. La squadra di Mourinho ha battuto l’Helsinki 2-1 grazie alla rete di Abraham e all’autogol di Hoskonen. La Roma si prende i tre punti alla Bolt Arena e adesso si giocherà il secondo posto del girone di Europa League nella sfida di giovedì prossimo contro il Ludogorets, uscito sconfitto in casa contro il Betis Siviglia. Al termine del match Mourinho è intervenuto in conferenza stampa per commentare il risultato: "Il gol annullato? Le regole sono chiare: gli arbitri hanno le loro indicazioni, quando vengono a favore ci piacciono e viceversa no. C'è stata una evidente manata su Cristante. Oggi non avevamo molto da giocarci ma sono orgoglioso per il risultato. Avevo problemi in ogni zona del campo e tante assenze, ho messo un esordiente di 18 anni. Volpato? Volevamo giocare in maniera diversa, per questo abbiamo scelto lui che non è più un ragazzo della Primavera ma si allena sempre con noi. Sta crescendo e ha qualità. Bove è pronto da un anno e mezzo: grande professionalità e capisce tutte le dinamiche. Per fare il 5-3-2 c’era solo Faticanti, lui è ancora un Primavera ma è entrato bene. Mi sono scusato con Belotti perché si è scaldato e non l’ho fatto entrare. E il Gallo oggi non ha potuto cantare".

Queste le parole di Mourinho ai microfoni di Sky

Si è divertito, è soddisfatto?
“Non mi sono molto divertito, ma sono soddisfatto. Sapevamo il risultato del Ludogorets e sapevamo che ogni risultato avrebbe lasciato tutto aperto. C’era in ballo l’orgoglio, avevamo perso contro il Napoli e abbiamo fatto una bella partita in certi momenti. Volpato ha debuttato dall’inizio, Faticanti ha giocato la prima con la sua amata Roma, nessun infortunio a parte la sorpresa Ibanez, era malato ed è rimasto in albergo. Dobbiamo sopravvivere con questi problemi, dovevamo arrivare vivi all’ultima e ci aspettiamo l’aiuto dell’Olimpico come hanno fatto l’anno scorso contro il Bodø/Glimt, abbiamo bisogno di una vittoria”.

La Roma si è abituata a giocare questi scontri diretti?
“Sono partite utili, ci siamo messi in una situazione con pressione dopo la sconfitta contro il Ludogorets e maggiormente quando abbiamo perso contro il Real Betis. Avevamo l’obbligo morale di vincere anche per la gente di Roma che deve risparmiare quanti più euro possibile per vedere vincere la Roma anche qui”.

Zalewski e Volpato hanno creato buone azioni nel primo tempo. Questa freschezza fa bene al calcio italiano?
“Sì, anche a me stesso. Ho allenato squadre dove era difficile far giocare i giovani, c’erano tanti campioni e per me è un piacere far crescere questi ragazzi. Arriveranno altre possibilità come per Cassano per esempio, o anche Tahirovic che sarà in panchina a Verona. A Trigoria fa un piacere grande vedere questi ragazzi, l’importante è che questi ragazzi non perdano la testa, i giovani sono molto importanti per noi ma non devono perdere la testa”.


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