Roma, il calcio mai imbarazzante e la mira di Dybala

Roma, il calcio mai imbarazzante e la mira di Dybala© LAPRESSE
Maurizio Costanzo
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Un titolo di giornale, riguardo ad una partita della Roma, parla di qualcosa di imbarazzante. Rifletto su quanto l’imbarazzante sia raro nei titoli che riguardano il pallone. Come dire che il calcio è buono o cattivo ma mai imbarazzante. Lo sono imbarazzanti, eventualmente, i comportamenti di alcuni giocatori, di alcuni allenatori, di alcuni Presidenti di Società. Talvolta, sono imbarazzanti anche i tifosi. 

Sorrido su quanto dichiarato dal Senatore Maurizio Gasparri: «La Meloni è come Totti: non faccia troppi dribbling».  
Stupiti leggiamo un messaggio del Papa, che dice: «A Roma la partita per la Pace». Quindi il Papa, che non a caso è argentino, si occupa forse di calcio. Chissà se si saprà mai se vede una partita o se chiede il risultato di un altro incontro. 
 

A proposito di giornali, ho letto un titolo che così diceva: “La passione non basta se solo Dybala ‘vede’ la porta”. Sì, certo, il senso è comprensibile, ma mi fa sorridere l’idea degli altri giocatori con gli occhiali o, talvolta, con il binocolo per cercare di individuare la porta. Una volta ho sentito un tifoso dire di un centravanti: “Non capisco perché lo hanno preso, quello è ‘cecato’”. “Cecato”, in dialetto romanesco, vuol dire “non ci vede”. 
 

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