Friedkin crea alleanze: ecco la sua strategia

Il vicepresidente Ryan in Giappone per annunciare la collaborazione con il Nagoya: "Apporterà grandi benefici dentro e fuori dal campo"
Friedkin crea alleanze: ecco la sua strategia
Jacopo Aliprandi
4 min

ROMA - Consolidare vecchie collaborazioni e crearne di nuove. La Roma in Asia cerca nuovi investimenti, ma al tempo stesso rafforza il legame con i partner già sotto contratto. La tournée in Giappone voluta dal reparto marketing e avallata con grande entusiasmo dai Friedkin ha l’obiettivo di espandere il brand in un mercato in cui la Roma ha investito poco nel passato, preferendo altri lidi e un diverso tipo di comunicazione. I ricordi vanno alle tournée americane volute fortemente da James Pallotta, che coinvolgevano poco gli amanti del “soccer” e non attiravano le attenzioni di sponsor e investitori. Di quelle tournée i tifosi romanisti ricordano soprattutto il saluto (poco gradito) di Zeman a Pippo nel parco divertimenti della Diseny. Poi le amichevoli di lusso nell’International Champions Cup e qualche sessione di allenamento a porte aperte.

Il brand

Questa in Giappone è di fatto la prima tournée organizzata dai Friedkin. Un viaggio di una settimana a Tokyo, con una organizzazione al top, all’interno della capitale giapponese e tanti eventi organizzati nei giorni per sponsorizzare al meglio il prodotto AS Roma. Una vera e propria settimana di lavoro non solo per lo staff e gli organizzatori, ma anche per i giocatori chiamati alle prestazioni in campo ma anche al lavoro di ambasciatori del club. Sessioni di autografi con i tifosi a “Casa Roma”, la palazzina affittata dal club nella piazza più importante di Tokyo e che ha richiamato tanti appassionati locali anche per assistere in tv all’amichevole, poi gli eventi con gli sponsor, uno su tutti Fendi. Le due aziende hanno consolidato la loro partnership e alcuni giocatori, in primis capitano Pellegrini, hanno presenziato a una serata nel lussuoso negozio. Una settimana lunga e faticosa, i calciatori avranno poco riposo ma con la promessa di avere dieci giorni di vacanza a tournée terminata.

Partnership

Calciatori e non solo. Perché l’intera dirigenza della Roma è partita per il Giappone. Dal vice presidente Ryan Friedkin, al direttore delle strategie Brian Walker, al Ceo Pietro Berardi fino al gm Tiago Pinto. E naturalmente la guest star, José Mourinho. Il richiamo al brand in tutto il mondo. Era impossibile che almeno un membro della famiglia Friedkin non fosse presente in Giappone, soprattutto visto il loro lavoro di distribuzione delle Toyota negli stati americani. Ieri si è giocato al Toyota Stadium, nella città Toyota. E proprio lì è stata stretta la partnership con il Nagoya Grampus, il club che i giallorossi hanno affrontato in campo. La collaborazione prevede che entrambi condividano le proprie esperienze nel mondo del calcio, della sostenibilità e del business. La partnership non riguarderà solo attività della prima squadra ma coinvolgerà anche lo sviluppo dei settori giovanili. Le due parti lavoreranno per allargare ulteriormente l’espansione dei rispettivi brand in Giappone e in Italia, oltre che in altri mercati strategici, e daranno vita, inoltre, ad Academies gestite in Giappone e in altri mercati internazionali in espansione, a partire dagli Stati Uniti. «Siamo orgogliosi di avviare questa collaborazione innovativa che apporterà grandi benefici a entrambi i club, dentro e fuori dal campo - ha dichiarato Dan Friedkin - questo annuncio è il primo passo nella costruzione di relazioni che siamo certi costituiranno le basi per un legame duraturo e inestimabile». 


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