Zaniolo, la promessa agli amici e alla famiglia che può far sognare i tifosi della Roma

Lavoro no stop in vacanza, domani il rientro nella Capitale
Jacopo Aliprandi
4 min

Più che una promessa alla famiglia e agli amici, è una promessa che fa a se stesso: «Il 2023 sarà il mio anno, quello della svolta per la mia carriera». Nicolò Zaniolo in questi dodici giorni di vacanze lo ha ripetuto più volte, quasi a volersi convincere che dopo un anno in campo, ma con tanto lavoro da recuperare dopo il doppio terribile infortunio, da gennaio debba arrivare per forza il momento di dare una sterzata alla sua carriera per confermare definitivamente di essere il presente del calcio italiano. E non più solo il futuro. Nicolò infatti il prossimo 2 luglio compirà 24 anni, e nel calcio non può essere più considerato un ragazzino o un talento pronto a sbocciare. Deve essere la stagione della consacrazione, dimenticando quindi gli anni del doppio infortunio al crociato e riuscendo a essere determinante (e con regolarità) per la Roma e per la Nazionale.

Lavoro No-Stop

Da qui la sua confidenza agli amici, alla famiglia, a chi gli è stato vicino in questi giorni di vacanza e di lavoro. Perché Zaniolo non si è mai fermato in queste settimane concesse libere da Mourinho. A differenza di tanti suoi colleghi che hanno approfittato dello stop per girare il mondo, riposarsi in mete esotiche o visitare paesi stranieri, l’attaccante della Roma ha deciso di rimanere in Italia e di trascorrere gran parte delle vacanze a La Spezia con la famiglia e tanti amici d’infanzia che non ha mai perso di vista. E con i quali si è concesso due giorni di svago a Cortina d’Ampezzo. Gli unici senza allenamento. Nicolò ogni giorno ha lavorato al Kinemove Center di Pontremoli, il centro di recupero del prof. Bisciotti, una tappa fissa per il ragazzo anche durante la riabilitazione del crociato. Lì Zaniolo non ha mai smesso di allenarsi intensamente, per rimanere in forma, farsi trovare in condizione per la ripresa a Trigoria fissata lunedì ma anche assicurarsi che le ginocchia non abbiano problemi. Inevitabile avere qualche timore di una ricaduta, ma lo staff del centro lo ha rassicurato ancora una volta che il lavoro svolto in passato ha dato i giusti risultati per non avere ulteriori paure.

Segnale a Mou

Per far sì che sia un 2023 di svolta, Zaniolo vuole riuscire a mettersi anche alle spalle il suo passato. Quindi le incertezze, per poter ripartire non solo dal punto di vista fisico (è in ottime condizioni) ma anche psicologico. Ha lavorato anche su questo aspetto al Kinemove Center, sempre con i due fisioterapisti che da anni ormai continuano a seguirlo e con i quali ha stretto un grande rapporto. Domani rientrerà a Roma, probabilmente farà subito tappa al Fulvio Bernardini per alcuni test atletici prima di cominciare gli allenamenti in campo. Non vuole aspettare, un altro segnale di ripartenza che vuole mandare a Mourinho. Il tecnico lo ha sostenuto in questo anno insieme, sono consapevoli che l’uno può essere importante per l’altro. Al tecnico serve avere quello Zaniolo che spaccava le partite, all’attaccante invece essere allenato da un vincente come lo Special One. Il gol nella finale di Conference League deve essere soltanto un magnifico pensiero, un ricordo del passato aspettando nuovi momenti di gloria. In questa stagione ha segnato due gol, troppo poco per un giocatore come lui. In campionato non segna all’Olimpico da 1159 giorni, il 4 gennaio contro il Bologna può essere il momento per interrompere il digiuno. Vuole che sia l’inizio della svolta, per un 2023 da sogno, per consacrarsi e convincere i Friedkin a meritare il rinnovo del contratto (prossima settimana potrebbe esserci un incontro tra le parti) e uno stipendio da top player. Zaniolo è pronto a decidere il suo destino.


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