Roma, le condizioni dei Friedkin per la cessione di Zaniolo

Fuori dal progetto tecnico, provvedimenti in vista. Per andare via deve portare un’offerta pari a quella del Bournemouth
Guido D'Ubaldo
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Alle 20 chiude il mercato e Zaniolo ha molte probabilità di restare alla Roma. Ma ai margini. Il Milan ha altre idee per la testa e non riesce a raggiungere la richiesta di Tiago Pinto. Il no al Bournemouth è stato perentorio e non concede spazio ai ripensamenti. Il Siviglia non è mai stato un’opzione, Monchi, il direttore sportivo che lo conosce bene per averlo portato in giallorosso, non ha mai pensato di poter trattare l’attaccante italiano, assolutamente fuori dai parametri economici del club. Altre strade non sembrano percorribili, quindi da domani si apre una nuova fase di questa brutta storia. Ieri, alla ripresa degli allenamenti in vista della partita di Coppa Italia, Zaniolo non si è presentato. In accordo con la società ha disertato l’appuntamento fissato a Trigoria. Dopo le minacce ricevute ha lasciato la Capitale si è rifugiato a La Spezia, ha anche tolto dalla Bio di Instagram la dicitura “Football player ASRoma”. Per la Roma, dirigenti e staff tecnico, Nicolò è fuori dal progetto tecnico e nei prossimi giorni si valuteranno i provvedimenti disciplinari, perchè Zaniolo si è rifiutato di allenarsi. La società ha scelto la linea dura.

Ultimi fuochi di mercato

La necessità di lasciare Roma è emersa dopo la paura nella notte per aver subito le minacce sotto casa. Il ragazzo è scosso, ha bisogno di recuperare serenità, probabilmente presenterà un certificato medico per restare qualche giorno a casa. Nelle ultime ore di mercato il Lispia ha fatto un sondaggio. E’ alla ricerca di un attaccante per sostituire Dani Olmo, fermo per infortunio. Ma ha fatto un’off erta solo per il prestito con diritto di riscatto, alla Roma non va bene. Il giocatore vuole cambiare aria, ma in questo momento non ci sono i presupposti. La società ha ribadito anche ieri al suo procuratore che la soluzione era stata trovata, al Bournemouth e i dirigenti sono molto irritati perché il giocatore non ha accettato la proposta inglese. La posizione dei Friedkin nei confronti di Nicolò è molto rigida. Si attende la svolta che potrebbe risolvere la situazione, ma difficilmente arriverà. La Roma e Zaniolo sono finiti in un vicolo cieco, dal quale non se ne esce.

Scenari

Nei prossimi giorni, quando il clima sarà meno rovente, le parti dovranno per forza riprendere il dialogo, per affrontare la situazione e ipotizzare gli scenari futuri. Se in estate Zaniolo vuole andare via deve portare un’offerta pari o superiore a quella del Bournemouth (30 milioni), che intanto ha dirottato la stessa cifra per prendere Traore dal Sassuolo. Ma oggi Zaniolo è solo con i suoi tormenti, le sue paure. Ci vorrà tempo per rimettere le cose a posto. Dovrà convincere Mourinho con i suoi comportamenti a reintegrarlo, a riaccoglierlo nella famiglia. Ci sarà bisogno di tempo, per ricucire lo strappo, causato dal giocatore. Zaniolo la scorsa settimana aveva comunicato all’allenatore e a Tiago Pinto di non voler più giocare con la maglia della Roma e di questo ancora paga le conseguenze. Se resta fermo sei mesi il suo valore di mercato si abbassa ulteriormente e sarà difficile trovare una squadra anche a giugno. E a un anno dalla scadenza del contratto mai rinnovato ci saranno molti club interessati a trattarlo a cifre dimezzate rispetto a un anno fa. Un bel guaio per la Roma.


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