Svolta nel caso Serra: arriva il deferimento! Prima vittoria per Mourinho

In giornata la Procura Federale chiuderà l'indagine sull’arbitro. Domani si decide sulla squalifica dell'allenatore della Roma
Jacopo Aliprandi e Guido D'Ubaldo
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È abituato alle grandi sfide, quella con la Real Sociedad lo è. Quando sale la pressione Mourinho si sente a suo agio, entra nella comfort zone. Già prima di giocare l’importante gara degli ottavi di Europa League è arrivata la sua prima vittoria: il deferimento di Marco Serra. Oggi infatti, in tarda mattinata, si chiuderà l’indagine della Procura Federale verso l’arbitro di Torino per le sue offese al tecnico portoghese: «Ti prendono tutti per il culo… Vai casa, vai a casa». Le sue parole, più il suo comportamento a bordocampo e negli spogliatoi costeranno caro a Serra. Nel dispositivo del Procuratore capo Giuseppe Chiné sarà comunicato quindi il deferimento del quarto uomo e le motivazioni. Una prima vittoria per Mourinho che ora aspetta anche la decisione sulla sua squalifica, quella sospesa prima della gara contro la Juventus per ulteriori indagini. Domani pomeriggio la Corte sportiva d’appello prenderà una decisione: se la squalifica venisse azzerata potrà essere in panchina già domenica contro il Sassuolo.

La sfida europea

Stasera la Roma si gioca un pezzo d’Europa, gli spagnoli sono l’avversario più temibile che lo Special One affronta in Europa da quando è sulla panchina giallorossa. Vuole rivedere la Roma di domenica sera, nei comportamenti e nella voglia di vincere: «La squadra rispetto lo scorso anno è cresciuta sotto l’aspetto mentale, ma nella continuità di vincere tre partite di fila alla settimana ancora fatichiamo. Dal punto di vista mentale dobbiamo essere capaci di giocare ogni partita con la pressione positiva di vincere. La classifica degli ultimi anni non aiuta in questo, perché la mente si abitua alla tranquillità. Ma devo dire comunque che siamo cresciuti sotto questo aspetto». Cambierà qualcosa rispetto alla partita contro la Juventus, potrebbe tornare Abraham dall’inizio: «C’è un solo Tammy che mi interessa ed è quello che se va in panchina esulta per un gol come se lo avesse fatto lui o che entra in campo nel finale e ci aiuta a vincere». Un inviato di Marca gli chiede della crescita di Dybala, un giocatore che José ha rigenerato: «Il merito è suo perché è arrivato molto motivato, con la voglia di giocare un mondiale che poi ha vinto. Si sente importante perché lo è, non dico che sia rinato, ma si è rinnovato nelle motivazioni». Mourinho sa che servirà un’impresa per eliminare la Real Sociedad: «È difficile trovare punti deboli, perché essere quarti in Liga dietro tre giganti è tanta roba. Tatticamente sono organizzati, cambiano modulo con facilità, hanno qualità. Non siamo stati fortunati nel sorteggio, ma quando sei in un’Europa League di super qualità come questa è sempre difficile. Il fatto di aver giocato l’anno scorso quarti di finale, semifinale e finale di una competizione europea aiuta. L’importante è sapere che ci sono due partite da giocare e avere il controllo emotivo, saper gestire le emozioni».

Empatia con i tifosi

Punterà sul fattore Olimpico, che nel 2023 è diventato un fortino. In casa la Roma ha vinto sei partite su sei, se si esclude il capitombolo in Coppa Italia contro la Cremonese. Nove gol fatti e zero subiti. Mourinho coglie l’occasione per esaltare il lavoro del suo staff: «Se i giocatori sono davvero concentrati, hanno energia fi sica e mentale e l’organizzazione non ci manca. Abbiamo un gioco che si basa molto sull’organizzazione, con cui puoi nascondere i problemi e mettere in risalto i punti di forza per esaltare questa organizzazione. Cerchiamo sempre di farlo, ma il merito è dei ragazzi, poi c’è anche la loro empatia con lo stadio. Abbiamo perso partite in casa, in campionato, in Europa League e in Coppa Italia, non siamo una squadra che in casa vince sempre, ma la creazione di questa empatia con i tifosi è un’iniezione di energia extra importante».


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