Dybala e Wijnaldum, senza Mourinho devono essere loro la luce della Roma

Paulo si dimostra insostituibile, l'olandese è cresciuto con il passare dei minuti: nelle prossime due (fondamentali) partite saranno determinanti
Dybala e Wijnaldum, senza Mourinho devono essere loro la luce della Roma© ANSA
Chiara Zucchelli
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Paulo Dybala è, senza se e senza ma, la luce della Roma. Ha giocato 45', ha segnato un gol bellissimo (il tredicesimo stagionale) e, come diceva Lando Fiorini di Francesco Totti, è stato l'elettricista della squadra, cioè colui che accende la lampadina. Non è bastato, ma ha dimostrato ancora una volta che questa squadra ha bisogno del suo talento e della sua classe. Anche perché quando gli spazi sono pochi Dybala trova il modo di aprirli: dalla sua prima stagione in Serie A (2012/13), Paulo è il giocatore ad aver segnato più gol da fuori area, 29. Non pochi, anche se l'ultimo, quello di questa sera, non è servito alla Roma per fare punti contro il Sassuolo.

Wijnaldum, un gol che dà fiducia

Non è servito, neppure, il gol di Gini Wijnaldum, arrivato troppo tardi per riaprire definitivamente la partita. Non segnava in campionato dal 4 dicembre 2021 e la rete di oggi servirà per mettere fiducia nella testa, più che benzina nelle gambe. Wijnaldum, dopo il lungo stop, non ha ancora il passo dei giorni migliori e perde un'infinità di palloni perché sembra sempre che gli manchi un tempo di gioco. Ma se c'è, con Matic, un calciatore che a centrocampo può fare la differenza è proprio lui. Non sarà un'elettricista come Dybala, ma le lampadine sa accenderle anche lui. E la Roma ha bisogno che lo faccia presto. Magari già giovedì e già domenica.


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