Roma, Dybala può farcela per il Milan

Escluse fratture: l’argentino proverà a recuperare in tempo per lo scontro diretto di sabato che vale il quarto posto
Roma, Dybala può farcela per il Milan© AS Roma via Getty Images
Chiara Zucchelli
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ROMA - Nonostante contro l’Atalanta abbia giocato poco e in condizioni a dir poco precarie, Paulo Dybala è il giocatore della Roma che ha tirato di più. Basta questo, forse, a far capire ancora una volta la sua importanza negli schemi, nelle geometrie e anche nella fiducia della squadra di Mourinho. Ecco perché ieri i romanisti, col fiato sospeso, attendevano trepidanti informazioni sulle sue condizioni: nella notte tra lunedì e martedì Dybala, come i compagni, è tornato a Roma intorno alle 2, poi è andato a casa a riposare e a godersi il giorno libero. Ieri la caviglia sinistra non era gonfia ma gli faceva ancora male per questo, nel tardo pomeriggio, è stato sottoposto a un controllo a Trigoria che ha evidenziato una forte contusione sì, ma niente altro. Per avere l’ufficialità delle sue - buone - condizioni bisognerà aspettare oggi, quando è in programma un’ecografia anche al flessore, ma intanto l’assenza di fratture consente a tutti, lui per primo, di respirare. Oggi si deciderà se effettuare anche una risonanza alla caviglia.

Indispensabile

Adesso Dybala cercherà di recuperare per le due partite contro Milan (sabato prossimo) e Inter (6 maggio), due scontri diretti fondamentali, cercando magari di riposare nel turno infrasettimanale contro il Monza. È difficile, ma non certo impossibile, che possa esserci già contro i rossoneri, per quanto lunedì, come logico, erano tutti molto preoccupati. Ma c’è un’immagine, ripresa dalle telecamere al fischio finale di Atalanta- Roma che mostra Camara chiedergli informazioni e Dybala rispondere di stare, tutto sommato, bene. Di certo, Paulo non vuole lasciare sola la Roma adesso nel momento chiave della stagione e la Roma ha bisogno più che mai della sua punta di diamante. Lo dicono, intanto, i numeri: 34 partite stagionali, 16 gol. Gli mancano un paio di reti per rendere questa la stagione più prolifica degli ultimi cinque anni ed è un traguardo, seppur piccolo, che Dybala vuole raggiungere anche per dimostrare che lasciare uno come lui a parametro zero è stato un errore.

Lavoro specifico

In ogni caso, da qui a inizio giugno, quando terminerà la stagione, Paulo continuerà ad alternare lavoro in gruppo a lavoro specifico proprio per preservare i suoi muscoli così delicati. Il fatto di dover giocare, spesso, in condizioni non perfette perché la Roma ha bisogno di lui da una parte lo fa sentire orgoglioso, protagonista e partecipe, dall’altra è chiaro che ne mette a rischio l’integrità. E quindi allenamenti personalizzati, a casa e a Trigoria, ore ed ore di fisioterapia e un’attenzione maniacale ai dettagli che, in questo, ricorda davvero Francesco Totti. Non è un caso che, dopo il Mondiale vinto a trent’anni, più o meno come Dybala, l’ex numero 10 divenne ancora più esigente con se stesso per allungarsi la carriera che, infatti, terminò 11 anni dopo. Senza, però, andare troppo in là con i pensieri, quello che all’argentino interessa ora è il presente: cercherà di rimettersi in condizione il più in fretta possibile per aiutare la Roma e arrivare brillante alla doppia sfida con il Bayer Leverkusen di maggio. Dybala tiene tantissimo all'Europa: quella del prossimo anno, perché tornare a giocare la Champions era il suo obiettivo, e quella di questa stagione perché, dopo le prime partite di Europa League, era stato praticamente il primo a parlare della possibilità di arrivare fino in fondo e provare a portare a casa un altro trofeo. Lui, come la Roma, sa che è complicatissimo perché i tedeschi sono un avversario ostico, per non parlare di Juve o Siviglia in un'eventuale finale, ma crederci è un diritto. E un dovere. A patto di arrivarci bene: Dybala farà di tutto, poco ma sicuro. E la Roma, irritata per il trattamento che Paulo riceve in parecchi campi di Serie A, spera che ora sia più tutelato. La rincorsa inizia oggi.


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