Mourinho e la strategia per battere il Milan: c'è una mossa a sorpresa

Per battere Pioli per la prima volta, José resta in silenzio e porta la squadra in ritiro a Trigoria. La strategia? Dentro cinque difensori
Mourinho e la strategia per battere il Milan: c'è una mossa a sorpresa© ANSA
Roberto Maida
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Si avvicina quota 2 milioni. Sono gli spettatori che nell’era post Covid hanno complessivamente riempito l’Olimpico per le partite della Roma. La festa popolare continua contro il Milan, con il ventinovesimo esaurito nelle ultime trenta chiamate. Ma la cifra è destinata ad aumentare perché sabato prossimo è previsto un altro grande evento, Roma-Inter, e l’11 maggio arriva la semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen per il quale non sarebbero bastati insieme l’Olimpico, il Flaminio e lo stadio immaginato a Pietralata per accontentare tutte le richieste dei romanisti. 

La fiamma

José Mourinho vuole che i tifosi «giochino» con la squadra, senza limitarsi ad assistere alla partita. Finora i suoi appelli nel 2023 sono stati ascoltati: la Roma ha vinto sette partite su otto in campionato in casa, sempre senza subire gol, con la pessima eccezione del 3-4 contro il Sassuolo. Nessun’altra squadra tra i primi cinque campionati europei ha ottenuto così tanti clean sheet nell’anno solare. Ma se estendiamo il discorso all’Europa League, la Roma all’Olimpico ha vinto tre volte su tre contro avversari di tutto rispetto (Salibsurgo, Real Sociedad, Feyenoord) concedendo una sola rete. Non può essere un caso: quando c’è la Roma il fattore campo conta, in territori domestici e in acque internazionali.

L’attenzione

Mourinho ovviamente spera che la striscia si allunghi contro il Milan (prima della sfida ci sarà un giro di campo della Primavera con la Coppa Italia vinta martedì scorso), in uno scontro diretto per la Champions che oppone due squadre pari in tutto dopo 31 giornate di campionato: punti (56), risultato dell’andata (2-2) e persino differenza reti (+14). Entrambe, inoltre, hanno raggiunto la semifinale in Europa nelle rispettive competizioni. Stefano Pioli ha ragione quando afferma che questa non è una partita decisiva, perché poi resteranno sei giornate e 18 punti disponibili. Ma è una partita molto importante: chi la vince, considerando gli scontri diretti, si porta di fatto a +4 sulla rivale. Ecco perché la Roma, in condizioni di difficoltà determinate dai due infortuni in difesa (il boss Smalling e il suo vice Llorente) e dalle sgradevoli condizioni di Dybala e Wijnaldum, sta preparando una strategia accorta, come nel match d’andata a San Siro. Un pareggio, anche se all’Olimpico, lascerebbe immutate le possibilità di raggiungere il quarto posto, aspettando il risultato dell’altra sfida metropolitana tra Inter e Lazio. Ecco spiegate le indiscrezioni sulla difesa a cinque, con Celik dalla parte di Leao e Kumbulla centrale tra i centrali. Contando anche Cristante e Matic a schermare i danni, la Roma partirà con sei/sette undicesimi della formazione portati ad abbassare il baricentro per colpire eventualmente in ripartenza.

Al chiuso

Intanto però Mourinho, che contro Pioli non ha mai vinto, si è rinchiuso nell’eremo di Trigoria chiedendo ai giocatori di passare la notte all’interno del centro sportivo. Non si tratta di un ritiro punitivo dovuto alla sconfitta di Bergamo, ci mancherebbe, ma è un tentativo di isolare la squadra da ogni condizionamento esterno. Solo il Milan nella testa ora, guai a pensare all’Europa League con troppi giorni d’anticipo. Niente conferenza stampa, anche stavolta. Discrezione e umiltà sono le parole d’ordine. Per lo stesso motivo Mourinho ha chiesto a fotografi e cameramen del club di restare a distanza dal campo di allenamento. Non vuole che dal bunker esca neppure un sorriso o un broncio. Tutto quello che riguarda la Roma deve uscire all’Olimpico dal tunnel degli spogliatoi. Auspicando una maggior fortuna di qui in avanti: 30 legni e 30 infortuni possono bastare.


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