Roma, il cammino che porta alla finale di Europa League: tutti i gol segnati

Ecco le reti giallorosse che hanno permesso agli uomini di Mourinho di essere a Budapest a sfidare il Siviglia: rivivile tutte
5 min

Dopo Tirana, anche il cammino che porta a Budapest è stato lungo e tortuoso per la Roma. I giallorossi hanno iniziato il viaggio che porta alla Puskas Arena affrontando il Ludogorets, perdendo 2-1, mentre dopo, con le altre sfide a Helsinky e Betis, sono riusciti ad arrivati secondi nel loro girone proprio dietro all'altra squadra di Siviglia e hanno, come da regolamento, disputato una partita "extra" contro il Salisburgo, persa all'andata per 1-0 e ribaltata al ritorno grazie alle reti di Belotti e Dybala. In seguito allo spareggio qualificazione contro la squadra austriaca gli uomini di Mourinho hanno dovuto vedersela con un'altra spagnola, la Real Sociedad, un'altra dal gioco palla a terra e "tiki taka" e, in quel caso, la solidità difensiva ha prevalso tra andata e ritorno grazie alle reti in casa di El Shaarawy e Kumbulla che si sono rivelate fondamentali per passare il turno.

La svolta Feyenoord

"La Roma si e il Feye no" anzi, il Feye quasi. Il celebre coro giallorosso della finale di Tirana stava per essere vanificato da una rete di Wieffer in Olanda, segno che il Feyenoord era cambiato rispetto allo scorso anno, era più solido, voleva "vendicare" il trofeo perso. Ma i giallorossi a Rotterdam non meritano la sconfitta, anzi, tirano molto in porta e il risultato sfavorevole non rende giustizia alla partita. Gli uomini di Mourinho così non ci stanno, vogliono ribaltarla all'Olimpico di nuovo, come avevano fatto con il Salisburgo ma con un Dybala in meno, con una Joya che non è al 100% e che può partire solo dalla panchina per l'ultima mezz'ora, forse nemmeno. Al ritorno Pellegrini e compagni possono contare, per l'ennesima volta, sull'affetto della loro gente che "vuole giocare", come chiede lo Special One. Ad una rete di Spinazzola che porta la sfida ai supplementari risponde Paixao all'80' che condanna, per il momento, all'eliminazione la squadra della Capitale. C'è bisogno di una svolta, c'è bisogno di Dybala (entrato al 73'), anche con una gamba sola, anche non al 100%, anche mentre tira cadendo. Il gol dell'argentino su assist del suo capitano porta la sfida ai 30 minuti extra e "uccide", psicologicamente, il Feyenoord che viene spazzato via nei supplementari grazie alle reti di Pellegrini ed El Shaarawy. 

La semifinale Bayer Leverkusen e la chiusura di un cerchio chiamato Siviglia

In semifinale la Roma trova il Leverkusen, serve un qualcosa in più. Stavolta l'andata è all'Olimpico e il ritorno alla Bayarena, in Germania. A preoccupare, più che la squadra di Xabi Alonso, che dal canto suo è solida e sa giocare a calcio, ci sono gli infortuni che decimano i giallorossi e che li rendono costretti a giocare con Cristante centrale di difesa, e un ragazzo della Primavera a centrocampo, un tale "Edoardo Bove", che gioca con la rabbia agonistica di chi vuole disputare queste partite e l'intensità di un veterano, sapiente che una vittoria all'andata può indirizzare un match verso la finale di Budapest. Così, sradica la palla dai piedi di un avversario e parte in contropiede, serve la palla ad Abraham che tira in porta, ma il portiere para, anzi, respinge. E dove può mai finire il pallone se non sui piedi del ragazzo che nemmeno doveva giocare ma che forse sente la partita come Pellegrini e come i romanisti? La freddezza è impressionante, tira in una porta sguarnita dall'estremo difensore ancora a terra e porta alla vittoria la sua squadra. Il ritorno alla Bayarena è decisivo, fondamentale, serve difendere il risultato dell'andata e gli uomini di Mourinho sanno farlo. Cristante centrale di difesa non fa rimpiangere Smalling, mentre Ibanez e Mancini mostrano una solidità forse mai vista che porta i giallorossi a Budapest, ad affrontare il Siviglia, squadra della stessa città del Betis, sfidato nel girone e arrivato davanti i giallorossi, a dimostrazione di un ciclo che si deve chiudere e che, forse, era destino.

Rivivi i gol. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA