Roma, a Budapest aria di festa ma timore per infiltrazioni ultras

Nelle prossime ore aumenteranno i controlli: si teme l'arrivo di tifosi stranieri di ultras stranieri (serbi in particolare)
Roma, a Budapest aria di festa ma timore per infiltrazioni ultras© EPA
Chiara Zucchelli
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INVIATA A BUDAPEST - La maggior parte dei tifosi arriverà tra stamattina e domani, ma Budapest ha iniziato a colorarsi di giallorosso già da ieri. Perché c’è chi ha approfittato della finale di Europa League per regalarsi qualche giorno di vacanza e turismo, in attesa della partita: «A casa proprio non si poteva stare», raccontano i pochi romanisti che vanno in giro con maglie, sciarpe e bandiere. Budapest non è ancora completamente immersa nella finale ma la macchina organizzativa è completamente nel vivo. In un mix di allegria, entusiasmo (le autorità ci tengono tantissimo a fare bella figura con l’Europa) e anche qualche timore. 

Ordine pubblico

Perché è sempre una finale europea con oltre 30mila tifosi avversari: circa un migliaio, tra italiani e spagnoli, sono considerati «a rischio» dalla polizia locale. Sia Roma sia Siviglia porteranno i propri steward allo stadio: 70 la società giallorossa, 20 in meno il Siviglia. Alla vigilia della partita l’atmosfera è serena, ma è chiaro che il vero banco di prova ci sarà stasera e domani. Non a caso, dalle prossime ore aumenteranno i controlli, anche per il timore di infiltrazioni di ultras stranieri (serbi in particolare) che possano arrivare e rovinare la festa. Perché, sulla carta, di questo si tratta e la stragrande maggioranza dei tifosi è in arrivo a Budapest per vivere una serata storica. E per portare a casa il trofeo.

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Caccia al biglietto

Tra coloro che sono arrivati ieri c’è chi ha iniziato a fare foto nei punti più panoramici con maglie e bandiere, chi ha fatto un giro allo stadio per capire come entrare (i settori E e F sono quelli riservati ai romanisti) e chi, invece, ha cercato un po’ di relax alle terme. Passeggiando per le vie della città, con molti negozi chiusi per le vacanze di Pentecoste, non è difficile incontrare tifosi locali che vendono biglietti a prezzi non esattamente economici, dai 300 euro in su. Il tagliando cartaceo non esiste più, per cui se si entra in un bar o in un negozio in cui c’è scritto sulla vetrina: “Tickets for the final” inizia una vera trattativa. Bisogna fare tutto all’istante: pagare, dare la mail, scaricare la App Uefa e mettere l’utilizzatore. L’altro grande timore degli organizzatori è quello di non vedere lo stadio esaurito: la Puskas Arena ha più di 65mila spettatori, le stime ufficiose parlano di 50mila tagliandi venduti, ma per capire se sarà realmente così bisognerà aspettare domani sera.

Vip in arrivo

Sempre domani, in mattinata, arriveranno anche tutti i tifosi vip che non vogliono perdersi la finale. La Roma ha organizzato un aereo dove, oltre alle famiglie dei calciatori, ci saranno Totti con la compagna Noemi e il figlio, e poi Marco Cassetti, Simone Perrotta, Rosella Sensi, Ruggiero Rizzitelli, Antonello Venditti, i cantanti Blanco e Noemi, e gli attori Emanuele Propizio e Edoardo Leo. Atteso anche Damiano, il leader dei Maneskin, e Valerio Mastandrea con l'amico Diego Bianchi. Non ci sarà il ministro Abodi, presente invece il sindaco Gualtieri e il presidente della Figc Gravina. Sugli spalti anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. Domani nessuno vorrà mancare.


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