Roma, Aouar: contropiede e fantasia, può essere il nuovo Mkhitaryan

Il profilo del nuovo centrocampista giallorosso: ecco come giocherà nella squadra di Mourinho
Roma, Aouar: contropiede e fantasia, può essere il nuovo Mkhitaryan© AS Roma via Getty Images
Chiara Zucchelli
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Quando, scorrendo i numeri della carriera di Aouar fino a questo momento, si legge che è il centrocampista che, dal suo debutto, ha affettuato più attacchi in contropiede in Ligue 1 (21) il pensiero può correre immediato ai detrattori di José Mourinho e del suo gioco. In realtà questo è un aspetto che racconta non solo come il centrocampista ex Lione sia in grado di fare box to box senza problemi, ma racconta anche come Aouar possa essere l’uomo giusto al posto giusto. Quel posto che Mourinho, l’unico allenatore che negli ultimi 15 anni ha portato un club italiano a vincere in Europa, ha immaginato per lui. 

Aouar, gol e fantasia

Centrocampo e attacco, raccordo e difesa, pulizia del pallone e fantasia, gol: Aouar ha realizzato, finora, 41 gol e 34 assist tra campionato e coppe. Da quando ha debuttato in Ligue 1, 23 aprile 2017, solo Thauvin, tra i centrocampisti, ha effettuato più tiri di lui a seguito di contropiedi diretti: 18 contro 15. In sintesi: Aouar quando riceve il pallone tira in porta. E anche bene. 

Aouar, il segno del destino

Il ragazzo di Lione compirà 25 anni il 30 giugno, l’ultimo giorno in cui, ufficialmente, sarà sotto contratto del club francese. Poi, dal primo luglio, inizierà la nuova avventura romanista e sarà un salto di qualità e di vita importante. Una rivoluzione, per lui che a 11 anni è entrato nelle giovanili dell’OL. Soprannominato “la Pepite”, cioè la Pepita, è un centrocampista di piede destro che può fare sia la mezzala centrale in un 4-3-3, sia uno dei due centrali di un centrocampo a quattro. E grazie alle sue doti offensive, può anche giostrare come trequartista. 

Aouar come Mkhitaryan

Ora, considerando che la Roma di Mourinho non gioca 4-3-3, è chiaro che Aouar non farà la mezzala. Più facile che faccia il regista, con accanto uno tra Matic e Cristante. Può essere un nuovo Mkhitaryan, più giovane e più continuo, ma con una classe inferiore a quella dell’armeno. Al tempo stesso, può rappresentare, con più fantasia e meno fisico, quello che Wijnaldum, per colpe non solo sue, non è riuscito ad essere. All’occorrenza, poi, Aouar può giocare più avanzato, al posto di uno tra Dybala o Pellegrini. Le soluzioni, quindi, non mancano, soprattutto se Mourinho e il suo staff faranno sì che migliori nella fase difensiva, ad oggi l’unica pecca di un talento cristallino. Alto un metro e 75, è un grande appassionato di palestra e forma fisica e questo ha fatto sì che a soli 25 anni abbia lasciato il Lione con 233 partite alle spalle. Di cui nessuna contro la Roma: quando, nel 2017, i giallorossi incontrarono il Lione in Europa League, venendo poi eliminati, Aouar aveva appena esordito in prima squadra ma non venne convocato. All’epoca la Roma non era nel suo destino, oggi sì. 


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