Povero Mou con la Roma a parametro 0: la sostenibilità è una condanna

Il club giallorosso non può (per ora) spendere per Morata: da gennaio 2022 sono stati spesi soldi solo per il cartellino di Celik
Povero Mou con la Roma a parametro 0: la sostenibilità è una condanna© ANSA
Chiara Zucchelli
3 min

La premessa è doverosa: Dan e Ryan Friedkin si sono trovati una situazione debitoria molto pesante e l’accordo, stringente, fatto con la Uefa per il FairPlay finanziario (mai nascosto) non è derivato da loro responsabilità. Questo è innegabile. Ma è altrettanto innegabile che la Roma, oggi, fatichi a spendere soldi per i cartellini dei giocatori proprio perché questo accordo, in sintesi, prevede che si possa spendere solo quello che si incassa. E solo dopo aver risanato il bilancio. A farne le spese è José Mourinho che, nell’afa di Trigoria, lavora preparando la prossima stagione con tutte le difficoltà del caso. Perché, a fronte di club che cedono ma si rinforzano anche, lui si trova davanti una situazione per la quale, da gennaio 2022 ad oggi, sono stati spesi soldi solo per un giocatore: Celik. O meglio: sono stati spesi soldi solo per l’acquisto di un giocatore. Gli altri sono arrivati tutti a parametro zero o in prestito. Bravo Pinto e brava la Roma a sfruttare le occasioni, fondamentale il ruolo di Mourinho senza il quale alcuni non si sarebbero neppure avvicinati a Trigoria, ma è chiaro che per la quarta sessione di fila il club ha enormi difficoltà a spendere.

Roma, tutti i giocatori arrivati a zero

Nello specifico: a gennaio 2022 sono arrivati Sergio Oliveira e Maitland Niles, nessuno a titolo definitivo. La scorsa estate sono stati spesi 7 milioni per Celik e sono arrivati a zero Dybala, Matic, Belotti, Camara, Svilar e Wijnaldum. Una campagna acquisti di livello, al netto di chi ha reso più e chi meno, ma a costo praticamente zero. Non a caso due giocatori (Wijnaldum e Camara) non sono stati riscattati. A gennaio 2023 sono arrivati Llorente e Solbakken, sempre a zero, così come a zero finora sono arrivati Kristensen, Aouar e N’Dicka. Negli ultimi due casi la Roma è stata brava a bruciare la concorrenza e a muoversi per tempo. È poi tornato Llorente, anche lui a zero.
Tutto questo a fronte di alcune uscite di giocatori, va detto, fuori dal progetto tecnico per salvaguardare i titolari: Pau Lopez, Under, Diawara, Calafiori, Veretout, Afena, Zaniolo, Volpato, Missori, Tahirovic, Florenzi, Kluivert e Perez. Queste cessioni hanno portato in cassa oltre 80 milioni. Ma solo 7 sono stati reinvestiti nell’acquisto del cartellino di un giocatore.


© RIPRODUZIONE RISERVATA