La rottura con Mourinho, il gelo con i compagni, i gossip: addio Matic, tutti i retroscena

Dalla gita in barca all'assenza alla cena di squadra, dall'infortunio (vero) allo stop agli allenamenti: come Nemanja si è lasciato male con la Roma
La rottura con Mourinho, il gelo con i compagni, i gossip: addio Matic, tutti i retroscena© AS Roma via Getty Images
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Sembrava talmente destinato a prendersi la Roma che per lui si parlava già di un ruolo nel club una volta lasciato il calcio. Sembrava così sicuro di Roma e della Roma che non solo aveva iscritto il figlio al vivaio di Trigoria, ma spesso si fermava a vederlo negli allenamenti e a volte chiacchierava con gli altri genitori come un papà qualsiasi. Invece era Nemanja Matic, il professore serbo che in pochissimo tempo si era impossessato del centrocampo giallorosso. E anche di una parte dello spogliatoio, quella non italiana: Dybala in primis, con cui aveva stretto un legame fortissimo. Ma anche Ibanez, Svilar (con cui condivide l'agente), Tahirovic, Smalling e Rui Patricio. Nemanja Matic era un po' il leader di questo gruppo e a Mourinho andava bene così. Il serbo è stato un soldato di Mou che lo ha schierato 209 volte in carriera, quasi la metà di tutte le sue gare. Per questo José è il più deluso dal suo comportamento: comprensibile che, a 35 anni, Matic volesse un contratto più ricco e lungo - l'ultimo della carriera -, meno comprensibile che lasciasse l'allenatore simbolo della sua carriera a una settimana dall'inizio del campionato.

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Ma perché Matic, senza dubbio persona seria e con la testa sulle spalle, ha preso questa decisione? Sembra che i presunti gossip coniugali, con la moglie in crisi e sicura di voler andar via da Roma, siano una fake news. E che non ci siano terze persone in mezzo. La scelta di Matic sarebbe, quindi, esclusivamente sportiva ed economica. Matic, stando a quanto filtra da persone a lui vicine, avrebbe avuto una promessa da Tiago Pinto, al momento del rinnovo automatico, per cui se gli fosse arrivata un'offerta per un biennale sarebbe stato libero di andar via. A tre milioni, quelli che la Roma perde dal decreto crescita. Solo che nessuno immaginava che, dal nulla, intorno al 30 luglio, Nemanja avrebbe chiesto così bruscamente di cambiare aria. L'infortunio che per qualche giorno gli ha impedito di allenarsi era vero (si è fatto visitare ad Albufeira), ma gli stop degli ultimi giorni non avevano motivazioni fisiche. Matic ha scelto di non allenarsi più e di rompere con la Roma. Mourinho l'ha presa male, si è sentito tradito da uno dei suoi uomini, i compagni anche. Matic non era presente alla cena di squadra, con qualcuno è calato il gelo, qualcun altro non ha gradito (eufemismo) il suo atteggiamento e glielo ha fatto presente. E ha chiuso, quindi, la sua esperienza romanista da separato in casa. Ora lo aspetta il Rennes e ci sta che prima di smettere con il calcio voglia regalarsi ancora un contratto più ricco e lungo. Ma a Trigoria il suo voltafaccia lo hanno capito davvero in pochi.


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