Mourinho, uccellacci e uccellini

Un punto su 9 e subito su Mou sono calati i corvacci. Ecco come stanno davvero le cose
Mourinho, uccellacci e uccellini© ANSA
Ivan Zazzaroni
4 min

Arieccoli: un punto su 9, un inguardabile primo tempo con il Milan, e su Mourinho sono calati i corvacci, quelli che... le analisi le fanno soltanto a Synlab. Ma in fondo è giusto così, è più che naturale: ognuno ha il suo momento di gloria (...), inevitabile che un tecnico come il portoghese, da sempre portato a dividere, alimenti attacchi anche feroci e risentimenti.

L’analisi, dicevo. Semplice semplice: accessibile anche ai volatili.

1) La Roma ha svolto la preparazione con Ibanez e Matic in gruppo. Così come il primo anno Mourinho lavorò in Algarve con Dzeko. Il brasiliano è stato poi venduto in Arabia per raccogliere i fondi per fare mercato e a inizio agosto Matic ha lasciato improvvisamente la Roma per Rennes. Per Rennes, understood?

2) Paredes e Sanches sono arrivati il 16 agosto con le gambe e i polmoni svuotati: zero preparazione con il Psg poiché considerati esuberi. Ricordare il numero di partite saltate da entrambi per infortunio, o scelta tecnica, negli ultimi anni è esercizio non praticato da chi Mourinho lo aspetta al varco. Per inciso, Sanches si è rotto dopo la prima uscita. Anche lo storico di altri valori alti, Aouar, Dybala e Spinazzola, in tema di noie fisiche, non è il massimo purtroppo.

3) Romelu Lukaku, il centravanti mancante per due mesi, è sbarcato il 30 agosto dopo aver “completato” la preparazione a Bruxelles, in famiglia. Di conseguenza Mourinho ha avuto a lungo il solo Belotti. Tramontati uno dopo l’altro Scamacca, Morata, Veliz, Arnautovic, Beltran e Zapata.

4) L’iraniano Azmoun, preso per tamponare (mediaticamente?) il buco lasciato da Zapata, si è presentato a pezzi. Lo sapeva il mondo che s’era fermato a luglio per un guaio al polpaccio.

5) Il miglior giocatore della Roma, Dybala, ha giocato 60 minuti su 270, e non aggiungo i recuperi.

6) In due partite Kristensen, preso dal Leeds, difensore mai visto prima di allora da Mourinho, è riuscito a far rimpiangere Karsdorp e condannato Mou a impiegare Celik su Leao.

7) Belotti e El Shaarawy, impagabili, si sono sacrificati andando sempre oltre i loro limiti fisici.

8) Mourinho non è intervenuto sul mercato poiché, lo ripeto, essendo a scadenza e pagando sulla propria pelle i limiti imposti dal FFP, ha pensato bene di non aggiungere difficoltà alla società. Nelle due conferenze stampa ha interpretato il ruolo del “paraculo” (il culo degli altri) e del pompiere.

9) La Roma costruita in estate tra un problema e l’altro ha un evidentissimo problema di motore, di velocità di base. Ma sia con la Salernitana sia col Verona ha giocato meglio dell’avversario tirando 40 volte verso la porta avversaria e centrandola 10. Tre i pali. Cinque i tiri subiti, 4 gol. Vogliamo parlare degli errori individuali? Meglio di no.

10) Dicono che Mourinho col Milan abbia sbagliato strategia: se avesse adottato quella di Juric, che andava a prendere i milanisti a uomo, ne avrebbe presi 4. O sbaglio?

Il gioco mancante? Beh, senza il gioco di Mou i tifosi hanno vissuto due finali, visto alzare una coppa e rubare un’altra.

Senza il gioco Mourinho ha conquistato 26 titoli.

Sono di parte (Mou), sì lo sono. Ma provate a smentirmi.


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