Roma, Smalling per ora si arrende: la verità sulle sue condizioni

Il difensore inglese ha trascorso un’estate complicata: dovrà ancora attendere per tornare in campo
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Fosse per lui sarebbe tornato in campo già da settimane, ma la verità è che, per adesso, Chris Smalling non ce la fa. Il dolore tendineo a volte lo lascia in pace, altre volte invece è addirittura lancinante. Si controlla spesso, pochi giorni fa una nuova visita, sempre con lo stesso risultato: l’infiammazione c’è. Chris deve aspettare che passi ancora un po’ e poi giocare sul dolore. Difficile? Sì. Impossibile? No. La Roma lo aspetta e gli chiede praticamente un sacrificio, perché la squadra con l’inglese fa una fase difensiva, senza ne fa un’altra. Oggi, di pomeriggio, lui, Renato Sanches e Llorente dovrebbero, sulla carta, provare ad allenarsi con i compagni, finalmente al completo dopo la sosta per le nazionali. Ma, dei tre, lo spagnolo è l’unico che ha ancora qualche possibilità di scendere in campo: Renato e Smalling - salvo clamorosi colpi di scena - dovranno aspettare. Quanto? Non si sa. Non c’è una data. Potrebbe essere domani come tra dieci giorni. Per entrambi l’obiettivo è l’Inter, tra dieci giorni quindi saltando anche la sfida di giovedì prossimo contro lo Slavia Praga, ma è impossibile fare previsioni. Anche perché quando Smalling si è fermato si parlava, in modo approssimativo, di “problema muscolare” non meglio definito e nessuno credeva che stesse fuori due mesi. Due mesi? Già. L’ultima partita dell’inglese in campo è datata primo settembre, 90’ contro il Milan, l’apice di tre prestazioni una peggiore dell’altra che hanno fatto capire a tutti che c’era qualcosa che non andava. E quel qualcosa erano le sue condizioni fisiche.

Smalling, un’estate tormentata

Non che sia stata una doccia gelata, perché già in estate Smalling non era riuscito ad allenarsi sempre al 100% proprio per questi dolori. Aveva però stretto i denti, ma i risultati sono stati sotto gli occhi di tutti. Da lì la decisione di fermarsi, presa di comune accordo con Mourinho e lo staff medico. Da persona riservata qual è Smalling è anche sparito dai social: una volta è stato sorpreso da qualche tifoso in una trattoria del centro, un’altra era con moglie e figli in un rifugio di animali a lui caro, poi è tornato a casa per qualche giorno. Per il resto ha sempre lavorato a Trigoria anche otto ore di fila per risolvere la situazione. La luce definitiva, però, ancora non c’è.

Llorente, c’è il via libera

Nel test di oggi invece Diego Llorente potrebbe invece risultare pronto a scendere in campo con il gruppo e quindi essere convocato per la sfida contro il Monza. Gli allenamenti dei prossimi due giorni indicheranno a Mourinho se potrà essere anche utilizzato dal primo minuto o se dovrà accontentarsi di una panchina. Certo, averlo titolare permetterebbe al tecnico di alzare finalmente Cristante a centrocampo e trovare più equilibrio. Quello che ha perso con i tanti infortuni, compreso quello di Sanches che ancora lotta per risolvere la lesione che lo tormenta dalla gara del 17 settembre. Sì, è già trascorso un mese dal suo secondo infortunio.


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