Derby Lazio-Roma, Mourinho prepara una sorpresa per Sarri: novità tattica

Lo Special One sta pensando ad una mossa per sorprendere i biancocelesti: i dettagli
Derby Lazio-Roma, Mourinho prepara una sorpresa per Sarri: novità tattica© LAPRESSE
Roberto Maida
3 min

ROMA - Una novità tattica. Mourinho sta preparando una sorpresa per il derby e si sta confrontando con lo staff per studiare strategia e formazione. Stavolta, difesa a parte, le opzioni non mancano, per cominciare la partita e anche per correggerla. Ricordando i precedenti dello scorso anno, due sconfi tte orientate dagli errori di Ibañez, la Roma potrebbe ripartire dal 3-5-2 ma anche alzare il ritmo con due trequartisti dietro a Lukaku: El Shaarawy, che ha giocato solo un tempo a Praga, più Dybala, che è fresco e voglioso. E’ solo un’ipotesi, che prenderebbe corpo nel caso in cui Spinazzola desse garanzie sufficienti: la sensazione è che possa farcela perché si è allenato regolarmente negli ultimi quattro giorni. Diverso è il discorso di Pellegrini, che ieri ha svolto una parte del lavoro con il gruppo: la sua lesione muscolare al solito flessore impone prudenza. Mourinho potrebbe portarlo in panchina, soprattutto per avere un prezioso rinforzo motivazionale. Ma difficilmente potrà contare su di lui in campo.

Conservazione

L’alternativa, più accorta, porterebbe alla conferma di Bove in un centro campo molto solido con Cristante seconda mezzala e Paredes regista. Sarebbe il giusto premio per il prodotto della casa, elogiato pubblicamente da Mourinho per lo spirito di Praga. Ricapitolando: rispetto alla coppa cambieranno cinque o sei titolari su undici, compreso Rui Patricio che torna in porta al posto di Svilar. In alternativa, se sarà mantenuto l’assetto con il 3-5-2, c’è anche Renato Sanches. Mourinho ha pensato a rilanciarlo, eccome. Ma per quanto si è visto in partita, tra Lecce e Slavia, non sembra ancora pronto a giocare titolare. Oggi comunque la rifinitura scioglierà i dubbi.

Piano B

Di sicuro le soluzioni per intervenire a gara in corso ci sono: Zalewski sta guarendo dall’influenza ed è un cambio utile, Azmoun non era utilizzabile in Europa ma in campionato è già stato decisivo part-time contro il Lecce (tra l’altro alla Lazio ha già segnato con la maglia dello Zenit). Dei centrocampisti si è già detto. E poi c’è sempre Belotti, che è andato male giovedì ma non si risparmia mai nei minuti in cui viene coinvolto. Lo stesso Kristensen, disponibile solo in Italia, può dare una scossa atletica nei finali grazie al fisico e allo sprint. Nel derby insomma potrebbe non essere necessario ricorrere al giovane Joao Costa, l’unico volto felice del viaggio ceco: è il primo 2005 ad aver debuttato nella prima squadra della Roma.


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