Roma, riecco i cross: li ha riportati Angeliño

La sua specialità della casa sono proprio i traversoni precisi e potenti per i compagni: lo stadio s’è acceso
Lorenzo Scalia
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ROMA - C’era una volta il punto debole della Roma: la capacità di mettere in mezzo un cross decente. Da sinistra o da destra. Indistintamente. Un peccato mortale calcolando i centimetri di Lukaku, Cristante, Mancini e via dicendo. Gente che di testa ci sa fare, che ha i tempi per fare male. Angeliño si è presentato all’Olimpico mettendo in mostra la specialità della casa: due cross in rapida successione che hanno di colpo infiammato l’Olimpico. Minuto 9 di Roma-Cagliari: Angeliño prende palla sulla trequarti, avanza, alza lo sguardo e con il sinistro pennella poesia per Cristante che colpisce il palo. Normale amministrazione per chi ricopre quel ruolo, un qualcosa di straordinario per la Roma, completamente disabituata a sfruttare dei cross precisi, potenti, con quel giro giusto. Di base escono dal piede naturalmente. Certo, con gli allenamenti li puoi affinare, ma hanno lo stesso concetto dei dribbling, della capacità di saltare l’uomo nell’uno contro uno. O li sai fare o oppure no. Insomma, buona la prima per Angeliño. Il suo è stato un debutto perfetto, al di là dei crampi che l’hanno costretto a uscire quando la partita era comunque virtualmente chiusa.  

L'elogio di De Rossi a Angeliño

L’esterno non giocava una partita da dicembre, ha sentito la fatica. Era finito ai margini del Galatasaray che non lo voleva riscattare: sarebbe accaduto al raggiungimento di un determinato numero di presenze (20). Ha cambiato aria. Ha scelto la Roma per rilanciarsi anche perché la Roma aveva bisogno di lui. «Riempire l'area per me è un concetto importante, soprattutto quando gioca Angeliño che ha un piede magico», è stato il commento di Daniele De Rossi a fine partita. Angeliño ha disputato una partita ordinata, ha spinto, ha creato tre azioni pericolose (solo Dybala ne ha messe a referto di più) e anche in fase di contenimento non ha sbagliato nulla. Zappa è stato annullato. Le difficoltà (poche) della Roma, infatti, si sono materializzate sulla fascia destra, quella occupata da Karsdorp. 

Angeliño giramondo

Angeliño è arrivato in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro. Una cifra extra lusso. Se la Roma dovesse andare in Champions i Friedkin procederanno con la conversione del contratto alla luce di un gentlemen’s agreement e l’esterno firmerà fino al 2028. E’ presto per dire come andranno le cose in futuro, ma l’impatto dello spagnolo con il campionato italiano è stato più che positivo. Del resto, è uno che si sa adattare: in carriera ha giocato in Germania (Lipsa e Hoffenheim), in Inghilterra (Manchester City), Spagna (Maiorca e Girona), Stati Uniti (New York City), Olanda (Nac Breda e Psv) e Turchia (Galatasaray). Ora la tappa a Roma. Si fermerà?


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