Già in campo Daniele De Rossi si era infuriato durante il primo tempo di Frosinone-Roma, tanto che le telecamere lo hanno inquadrato mentre, dopo il gol del vantaggio di Huijsen, scagliava a terra una bottiglietta e si sfogava con Mancini (niente di riferibile). Nello spogliatoio, al 45', De Rossi non si è calmato, anzi ha rilanciato. All'intervallo, infatti, ha urlato come un pazzo nei confronti della squadra: nessuna accusa, non è nel suo stile, ma la voglia, e il dovere, di risvegliare i giocatori dopo un brutto primo tempo. Urla che, allo Stirpe, hanno fatto parecchio rumore. E sono servite, visto che la Roma ha cambiato marcia nel secondo tempo.
De Rossi e la scelta dei Friedkin: perché Daniele sa urlare quando serve
Quello che è successo nell'intervallo di Frosinone-Roma dimostra perché, mandato via Mourinho, la scelta dei Friedkin, ponderata, non è stata solo una scelta per tenere buona una piazza ferita. Hanno scelto un allenatore poco esperto, lo stesso De Rossi lo ha ammesso oggi in conferenza, ma hanno scelto anche un tecnico giovane, bravo e carismatico (e hanno assoluta fiducia in lui) che quando serve fa carezze alla squadra, senza però aver paura di alzare la voce se necessario. Il rispetto, e le scelte giuste, passano anche da momenti così.